Si torna oggi a parlare di fusioni tra Comuni. Una soluzione, secondo alcuni, per combattere la decrescita demografica ed arginare lo spopolamento del Salento: nulla di più aberrante.
Non è cancellando la storia di una comunità che si può far fronte al blocco demografico, ma si devono intraprendere iniziative di rilancio sociale ed economico che, al contrario, partano proprio delle specificità dei singoli territori.
Accorpare due o più comuni significa azzerare storia, radici ed identità di ogni comunità, anche perché, come abbiamo sempre affermato, non esistono vantaggi da queste operazioni ma solo la negatività di scomparire per sempre con colpo di spugna.

L’ultimo esempio nel Salento è stato quello dell’unione tra i comuni di Presicce ed Acquarica, contro il quale il Movimento Regione Salento ha deciso di combattere una battaglia importantissima per il ritorno all’Autonomia delle due comunità locali.
Come noto, in quei territori è stato istituito anche un Comitato il quale sta studiando il modo per ritornare alla situazione di normalità, sciogliendo una fusione che è già fallimentare.

Tali operazioni generano solo malcontento, perdita di identità e sono buone soltanto per pagare qualche inutile consulenza in più a qualcuno che doveva essere accontentato. A fondamento degli accorpamenti non esistono giustificazioni di carattere storico, sociale, giuridico ed economico.
Ecco perché come Movimento Regione Salento continueremo la battaglia per la difesa dei singoli territori, unici nella loro storia e nella loro diversità.

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