Nota di Savino Vantaggiato, coordinamento Movimento Regione Salento di Lecce
«Non deve stupirci la classifica del sole 24 ore che vede il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini sprofondare al penultimo posto come indice di gradimento; su 87 sindaci all’86° posto, solo il sindaco di Potenza ha fatto peggio.
La cosa non può meravigliare più di tanto: il malcontento in città è una costante crescente in ogni ambito.
Sarebbe superfluo, inutile e persino crudele tornare ad infierire elencando tutto ciò che non va ed è sotto gli occhi di tutti ormai da troppo tempo.
Sarebbe ultroneo puntare il dito sull’approssimazione organizzativa e sull’incapacità di rendersi davvero il Sindaco di tutti come in qualche modo Carlo Salvemini si era sforzato di rappresentare, a margine della chiusura vittoriosa delle ultime amministrative. Un’amministrazione a senso unico la sua, priva della minima forma di dialogo, preclusa addirittura ai suoi stessi alleati e sostenitori.
Quanto innanzi non poteva che generare mal di pancia unitamente al degrado cittadino in ogni ambito.
Eppure i corsi e ricorsi storici devono far riflettere un centro-destra ancora privo della capacità di esprimere in forma coesa una figura non dico carismatica ma quanto meno “fascinosa” e capace da candidare a primo cittadino.
Basta regalare la città al centro – sinistra che ha saputo approfittare delle miopie del centro destra e della incapacità di quest’ultima a marciare su binari realmente unitari ed al netto delle aspettative individualistiche di ciascuno.
Il mio punto di vista non può dunque essere che prudenziale: le elezioni sono ancora piuttosto vicine ed occorre lavorare sodo».