“Adesso tocca alla sede distaccata del Tar Lecce essere cancellato. Senza la Regione Salento per il nostro territorio ci sarà solo una progressiva riduzione anche dei diritti. Oggi tocca al Tar ma domani nel mirino ci saranno le Prefetture, poi le Camere di Commercio, la ragioneria dello stato, il distretto militare e così via. È un’escalation di mortificazioni per un territorio che vanta 1.800.000 abitanti”. Così Paolo Pagliaro Presidente del Movimento Regione Salento.
“Chiunque abbia a cuore il futuro della nostra terra sentirebbe il dovere morale di puntare i piedi davanti ad uno scempio del genere. Eppure –continua- sui giornali locali ogni giorno leggiamo interviste o comunicati stampa di politici dove la poesia ha la meglio e si vorrebbe raccontare di un attaccamento al Salento che non c’è, visto che nessuno si preoccupa di far seguire i fatti alle parole. Forse sono troppi gli interessi di cortile? Forse i partiti mettono in riga chiunque voglia uno Stato serio che rispetti i cittadini anche a costo di qualche piccolo sacrificio? Non abbiamo l’anello al naso e nonostante il silenzio –colpevole- dei più, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato ad una riforma complessiva che potesse restituire la dignità dovuta non solo al Salento, ma a tutte le Regioni italiane. E pure qui, nemmeno a farlo apposta, non abbiamo ricevuto che complimenti rimasti lettera morta. Oggi poi, è una giornata nera per gli italiani: un tripudio di tasse da pagare allo Stato per servizi inefficienti e una burocrazia canaglia. In più, come se non bastasse, ci sono cittadini, come i salentini, che pagheranno le loro tasse per sentirsi dire che non hanno diritto agli stessi servizi degli altri territori. E così, taglio del Tar e delle altre istituzioni ed altri uffici. La nostra riforma ha cercato di coniugare al meglio la spending review con il rilancio dei territori, guardando al “fattore 36”, ovvero 36 nuove Regioni con un’organizzazione istituzionale virtuosa e moderna. Se i parlamentari salentini e politici locali non possono o non vogliono abbracciare la proposta, almeno onorino il mandato ricevuto dai nostri cittadini e si facciano sentire. Altrimenti –conclude-tutto nel Salento sarà soppresso e accorpato a Bari, prossima città metropolitana, e non potranno certamente dire che non si poteva evitare”.

16/06/2014
di Ufficio Stampa
Movimento Regione Salento

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