Adesso iniziamo a fare sul serio, di strada ne abbiamo fatta tanta.
Intanto il patto era chiaro. Io farò tutto quello che è nelle mie possibilità per raggiungere l’obiettivo. Quale è il nostro obiettivo? Quale è il nostro sogno?
Qualcuno ha pensato che noi stessimo sbiadendo la nostra battaglia, non se ne parla proprio.
Fino alla morte Regione Salento sarà!
E’ il patto che io ho fatto con voi ragazzi e farò l’impossibile per realizzare questo sogno.
Ma voi dovete impegnarvi e garantirvi e garantirci di governare questa Regione Salento con i valori e i principi che fino ad adesso abbiamo espresso.
L’abbiamo fatto e lo stiamo facendo mantenendo questo patto e sono felicissimo, perché siete tutti qui dopo un anno e mezzo, siete tutti qui e questo è bellissimo.
E’ una squadra bellissima questa e su questi valori noi dobbiamo continuare il nostro percorso politico. Quando c’è da spingere su un candidato, io oggi sono qui per Cristian e ci sarò per tutti.
Qualcuno ha detto “Paolo Pagliaro si sta tirando indietro”, non mi conosce, non mi può conoscere, io non mi tiro indietro. Io mi tiro avanti, avanti insieme a tutta la squadra, perché non esiste al mondo, non ho mai fatto nulla soltanto per me nella mia vita.
L’ho sempre fatta per me, per la mia famiglia, per i miei collaboratori, per la mia comunità, per la mia Lecce, per il mio Salento, sempre con questo obiettivo, sempre!
Io sarò a disposizione di tutti, la mia battaglia io l’ho fatta e io l’ho vinta.
La mia battaglia che è iniziata il 5 agosto del 2010 con questo movimento, ma che ha radici ancora più antiche che sono quelle della mia passione per questa idea, per questo sogno che è la Regione Salento, io l’ho già vinta.
In quest’anno e mezzo, noi abbiamo iniziato contro tutti e contro tutto!
Siamo stati massacrati da stampa, televisioni, giornali, altri partiti politici, opinione pubblica.
Ci hanno fatto passare per leghisti, a noi leghisti?
Anche oggi, come sempre, abbiamo aperto la nostra assemblea con la mano sul petto cantando l’inno nazionale, altro che leghisti!
Non centriamo nulla con la Lega, se non su un punto che condividiamo con la Lega: l’amore e la passione per il proprio territorio, per la propria terra e per il valore sacrosanto che per noi si chiama identità.
E’ per questo io a viva voce, ancora una volta grido uno slogan che per me è motivo di vita e di impegno: io sono salentino! Io non sono pugliese!
L’identità è una cosa importante, ognuno ha la sua identità. O sei salentino o sei pugliese!
Allora che sia chiaro, senza vergogna a viso aperto, noi siamo salentini.
Ci hanno tolto la nostra identità, questa è una ferita che va rimarginata e noi combatteremo tutta la vita per questo sogno, perché noi siamo salentini e vogliamo la nostra identità e vogliamo la nostra Regione Salento che è e sempre sarà la Stella polare del nostro agire politico e oggi abbiamo vinto una battaglia clamorosa.
Noi siamo riusciti in un anno e mezzo a sfidare a viso aperto il partito di maggioranza nel Centrodestra, siamo entrati nel Centrodestra, a giorni sottoscriveremo un documento politico di rilevanza straordinaria.
Abbiamo vinto, abbiamo partecipato alle Primarie, anzi abbiamo voluto fare le Primarie.
Un piccolo movimento appena nato ha sfidato il grande partito nazionale del Pdl e abbiamo vinto, perché i nostri 2.400 voti rispetto ai 14.000 voti di un apparato che ha visto scendere in campo parlamentari, consiglieri regionali, consiglieri provinciali, consiglieri comunali, assessori provinciali e assessori comunali, presidenti delle società partecipate, sindaci, c’era di tutto, sono un risultato straordinario.
E noi lì, a viso aperto, a sfidare senza calcoli, senza nulla, solo e soltanto esclusivamente per un sogno che si chiama Regione Salento.
Abbiamo combattuto, abbiamo segnalato, denunciato sprechi, privilegi, baracconi, malvezzi della politica.
Abbiamo denunciato le tangenti, non abbiamo avuto paura, abbiamo denunciato lo schifo, il marcio che c’è anche in questa città e lo abbiamo fatto a viso aperto.
Con questo spirito noi adesso entriamo come un virus all’interno delle istituzioni tutte.
Adesso iniziamo un percorso, ecco perché oggi è il d-day, è il giorno in cui si parte, ma si deve partire con lo spirito guerriero, il nostro spirito. Con educazione, garbo, ma anche con la forza interiore che abbiamo, perché noi abbiamo un sogno.
Il Pdl un sogno non ce l’ha, qual è il sogno del Pd e dell’Udc e del …?
Noi abbiamo un sogno, chi è oggi che può dire “Faccio politica perché ho un sogno, ho un’idea forte”. In questa idea forte abbiamo declinato una serie straordinaria di valori, abbiamo detto all’Italia “Signori attenzione, con questo sistema, con questa architettura istituzionale, noi andiamo in default”.
Abbiamo necessità di riformare, di rivedere lo Stato. E questa idea folle, di questi pazzi, di prevedere una nuova architettura istituzionale che veda 30 regioni e non più 20, l’abolizione di 110 Province, ce l’abbiamo fatta, l’avevamo detto noi.
Tutte le Ato, gli enti inutili, i baracconi, via tutto, basta!
Sono state costituite apposta, per sistemare i ‘trombati’ della politica.
Abbiamo voglia di rinnovare la politica. E’ quello che stiamo facendo anche con i giovani.
Stiamo portando una ventata di freschezza e non abbiamo paura a fare coalizione con chicchessia, perché tanto noi saremo impermeabili, saremo una squadra unita e ci basterà un colpo d’occhio per prendere posizione ferma, decisa.
Alcuni nostri valori li porteremo all’interno della coalizione e sono convinto che saranno condivisi, perché alla fine le cose arrivano.
Ma se ci dovesse essere qualcosa che ci accorgeremo non è in linea con i nostri valori, noi faremo opposizione governando che vuol dire fermarci un attimo a far capire quali sono le storture che spesso abbiamo registrato nelle amministrazioni in generale, ma di un sistema politico che non possiamo più accettare.
Il lavoro, sì il lavoro, il motivo per cui siamo partiti è perché ci siamo resi conto, ad un certo punto, che questo territorio ce lo stanno impoverendo ogni giorno, ce lo stanno saccheggiando.
Che prospettive possiamo dare noi ai nostri ragazzi, ai nostri giovani se ormai non c’è più economia.
Che possiamo dire ai nostri ragazzi, se ogni giorno questo territorio viene saccheggiato delle risorse migliori.
Non c’è una politica di sviluppo, non c’è una cabina di regia che possa identificare un percorso in linea con le nostre vocazioni.
L’abbiamo detto anche in campagna elettorale per le Primarie, abbiamo dato lezione di come si fa la politica, di come si fa una campagna elettorale.
Abbiamo portato avanti delle idee straordinarie, purtroppo non bastano le idee e posso anche dirvi, senza timore di smentita, che il sondaggio che mi vedeva avanti rispetto a Paolo Perrone era un sondaggio serio, scientificamente ineccepibile ed era un dato reale di una aria, di una sensazione che c’era in città, però, abbiamo capito che il campo di gioco delle Primarie non è quello dell’opinione pubblica.
E’ quello delle truppe, delle strutture, dell’organizzazione e del voto molto spesso poco libero.
E allora io non ho paura, come al solito, a dire le cose per quelle che sono. Quel risultato, per me, per noi, è una grande vittoria!
Siamo entrati in questa coalizione e ci entriamo con la schiena dritta.
Noi abbiamo fatto una scelta, perché non abbiamo veti e rancori nei confronti di nessuno.
La scelta che hanno fatto gli amici del Terzo polo, comunque della terza coalizione come vogliamo chiamarla, a noi non piaceva.
Non ci piaceva, perché era finalizzata a far perdere qualcuno, era una candidatura contro qualcuno. Noi non abbiamo voglia di parlare di questo tipo di politica.
Noi siamo a favore, a favore di una città nuova, di una politica nuova che porteremo avanti con questa nostra straordinaria squadra e vi assicuro che faremo un risultato eccellente, perché ci sono tutte le condizioni per farlo.
E’ chiaro che il nostro sistema non sarà legato alla logica dello scambio dei voti, perché non abbiamo nulla da scambiare.
Non abbiamo voglia, non abbiamo interesse e non abbiamo quella mentalità e quella cultura.
Io posso assicurarvi che c’è una città che è pronta, però dobbiamo consumare le scarpe, come si suole dire.
Dobbiamo stringere le mani, dobbiamo far sentire che siamo diversi, dobbiamo trasferire la nostra voglia di fare, il nostro entusiasmo, la nostra passione, la nostra idea di una politica diversa. Solo così ce la possiamo fare, non abbiamo altre armi.
L’amicizia, i rapporti personali sicuramente sì, ma c’è un altro valore straordinario che noi abbiamo che è il nostro modo di interpretare la politica e il nostro sogno.
La gente ci identifica come quelli della Regione Salento, per cui abbiate la certezza che questa è una iniziativa che la gente sente, sente e lo dimostrerà il 6 e 7 maggio giorno delle elezioni.
Noi dobbiamo portare avanti questo sogno. Noi non vogliamo gente poco convinta, noi abbiamo voglia di avere a che fare con gente convinta che crede profondamente in questi valori.
Voglio ringraziarvi e ringraziare di tutto cuore i ragazzi, i giovani.
Ancora una volta avete dimostrato di essere straordinari.
E voglio ringraziare la squadra meravigliosa. Noi dobbiamo fare cose bellissime in questi due mesi, dobbiamo fare tutto quello che abbiamo dentro, ma facciamolo senza risparmiarci. Mettiamoci il cuore, perché il cuore, la passione vi assicuro suppliscono le cose che noi non possiamo garantire e possiamo farcela.
E se porteremo all’interno della amministrazione una squadra forte e coesa, vedrete che alla fine si dovranno fare, per forza, i conti con noi.
Il nostro risultato sarà straordinario, siamo solo all’inizio. E’ un percorso solo ed esclusivamente proiettato al futuro e i giovani sono la nostra essenza.
Noi siamo qui principalmente per voi.
21/03/2012
di Paolo Pagliaro
Presidente
Movimento Regione Salento