“Ha del vergognoso il canone d’uso richiesto dal bando pubblicato dal Comune di Lecce per il diritto di superficie dello stadio “Via del Mare” e delle aree circostanti. 5 milioni sull’unghia, e ben 300 mila euro annui per 30 annualità, rappresentano un costo insostenibile per qualsiasi operatore economico, men che meno per l’Unione Sportiva Lecce che, appena riapprodata in Serie A, non può permettersi costi concessori così elevati per un impianto che andrebbe completamente rifondato.

Somme a dir poco spropositate, a fronte di lavori imminenti da sopportare (che superano gli 11 milioni, ndr), oltre a quanto necessario per la bonifica e la riqualificazione delle aree adiacenti, gli assurdi costi durante le gare casalinghe per il servizio di Polizia Municipale, quelli per lo smaltimento dei rifiuti, oltre ai 10 giorni d’utilizzo gratuito per manifestazioni patrocinate dall’Amministrazione Comunale.

Sterile il tentativo social da parte del Sindaco Carlo Salvemini di scaricare le colpe sul Commissario Sodano: il Primo Cittadino, infatti, non solo era alla guida della città fino a pochi mesi fa, ma ha avuto anche il tempo, prima della pubblicazione del bando, di rivedere costi e stime.

Ancora una volta la politica si dimostra lontana e distante dal territorio e dai suoi volani di sviluppo: l’US Lecce, oggi più che mai, rappresenta uno strumento di promozione di eccezionale importanza. Era, questa, l’occasione giusta per dimostrare vicinanza a una dirigenza, e a una tifoseria tutta, capace di riportare i colori giallorossi ai fasti di un tempo, e invece si è scelto, ancora una volta, di voltare le spalle ai chi può garantire una fetta di sviluppo a questa città”. Così Giulio Serafino Coord. Cittadino Lecce Movimento Regione Salento.

Lecce, 5 giugno 2019

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