Il Movimento Giovanile Regione Salento, apprende con interesse tutte le novità che il panorama politico nazionale sta offrendo in questi giorni. I maggiori partiti nazionali si stanno interrogando su come riavvicinare il loro modello di fare politica alla gente. Una cosa, però, non l’hanno capita: il loro modo di politicare ha stufato tutti i cittadini! Ed ecco allora che si fanno strada le tanto agogniate primarie. Prassi consolidata nel centrosinistra, dopo l’annuncio di Berlusconi di uscire di scena, anche il centrodestra adotterà questo strumento il prossimo 16 dicembre per individuare il suo candidato premier. Da mesi il nostro Movimento predica che quello delle primarie è un mezzo di alta democrazia, tanto che nelle scorse elezioni comunali a Lecce, attraverso la persona del Presidente Paolo Pagliaro, è sceso direttamente in campo sfidando il sindaco Paolo Perrone. Noi siamo per le primarie vere, aperte e libere a tutti, durante le quali ogni cittadino può scegliere il suo miglior candidato. Negli ultimi giorni, poi, stiamo cogliendo le importanti novità che pervengono: guardando a sinistra, la nostra linea di pensiero non si discosta poi tanto da quella di Renzi. Un Renzi aperto e fautore di un cambiamento della classe dirigente. Ma è quello che noi diciamo da sempre! Ma, di contro, è il suo comitato cittadino leccese, dimostrandosi più conservatore che innovatore, che ci addita come esponenti di destra e che forse la cosa migliore e che noi stessimo al nostro posto.

La cosa che forse non è chiara è che il nostro posto è esclusivamente al fianco del Salento. Non a sinistra. Non a destra. Destra appunto, che ora si apre ad una nuova fase. Il PDL salentino accoglie a suo modo l’uscita di scena del Cavaliere e, al tavolo provinciale di Lecce, si presenta, proclamando il cambiamento, oltre che con il Presidente Gabellone, anche con personalità politiche che, seppur uomini in gamba e di valore, occupano la scena politica da decenni. Ma non si chiedeva il cambiamento?! Ed allora ad invocare il cambiamento netto nel centrodestra si presentano i “formattatori” che, oltre al loro gruppo, sostengono la corrente di pensiero di alcuni sindaci italiani dal nome “l’Italia chiamò”. Chiamò al cambiamento. Forse la strada giusta è proprio questa: giovani sindaci che vogliono primarie libere e vere per ogni cosa ma alla condizione, diciamo noi, che si apra ai movimenti territoriali, alle associazioni, all’imprenditoria, insomma alla società civile.

Noi del Movimento Giovanile Regione Salento lo diciamo da sempre: urge un vero e deciso cambio di marcia. Occorre rinnovamento. Occorre gente che meriti di rappresentare i cittadini salentini in Parlamento. Gente che garantisca impegno e battaglie e passione per la difesa e lo sviluppo del proprio territorio.

27/10/2012
Giulio Serafino
Coordinatore
Movimento Giovanile Regione Salento

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