Ci sono delle situazioni che mi riempiono di profonda tristezza.
Credo che in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, la comunità debba unirsi, debba lasciare da parte le lotte intestine e debba urlare a squarciagola la propria voglia di riscattarsi, di urlare che c’è tanta gente per bene, che non siamo come ci descrivono.
Scorrano vanta eccellenze a livello nazionale ed internazionale, ha dato i natali a personaggi illustri, tanto volontariato, tante associazioni che, con passione, svolgono un’attività indispensabile per la crescita del paese. Un paese oggi scosso da una brutta vicenda, sbattuto in prima pagina, infangato su ogni testata giornalistica. In questi frangenti, ci si aspetterebbe una reazione unitaria da parte di cittadini e rappresentanti delle istituzioni al fine di difendere la dignità della comunità scorranese con fermezza ed orgoglio.
Ha regnato, invece, il tutti contro tutti, ha prevaricato il contrasto e la disarmonia, come troppo spesso accade nel nostro paese.
Mi chiedo: può un paese di sole 7000 anime, completamente abbandonato a sé stesso, permettersi di essere sempre diviso?
Evidentemente no. Non possiamo volerlo perché significherebbe che la nostra comunità intende continuare ad essere autolesionista.
Dunque, non è tempo di polemiche e di giochi al massacro ma è il tempo della rinascita. La situazione odierna ci obbliga ad adottare un nuovo modello di fare politica.
Oggi più che mai è assolutamente necessario un patto civico e tanto senso di responsabilità da parte di ogni singolo cittadino, oggi più che mai è urgente che tutte le componenti sociali si occupino della cosa pubblica e risollevino le sorti del paese.
Credo di esprimere un sentimento che, in questo momento, tutti gli scorranesi stanno provando.
Per questo motivo lancio un grido di speranza, un grido che vuole essere accolto da chi intende la come politica un servizio per i cittadini e non un veicolo per interessi personali.
Il mio sogno è che finalmente venga premiata la meritocrazia, che i tanti giovani capaci si occupino in prima persona della cosa pubblica.
Ho il desiderio di voler creare insieme a questi giovani, ai meno giovani, alle donne ed anche ai nostri bambini, un laboratorio politico, sociale, in continuo fermento, per garantire una continua crescita.
Non dimentichiamo, infatti, che tutto è nelle nostre mani. Siamo noi, ora, la classe politica ed economica che può e deve farlo, tocca a noi non fare gli stessi errori dei nostri padri, tocca a noi non lasciare un’eredità disastrosa ai nostri figli e nipoti e, soprattutto, tocca a noi lottare per lo sviluppo del nostro territorio.
Non posso credere che Scorrano si riduca sempre e comunque a continue lotte intestine.
Voglio credere che per una volta la nostra comunità abbia voglia di cambiare veramente, insieme, unita, compatta, per un futuro dove regnino valori come lealtà, amicizia, affetto, solidarietà, equità sociale, garantismo e, soprattutto, un grande rispetto per il prossimo.
Lecce, 1 marzo 2020
Mirella Amato
Coordinatrice Movimento Regione Salento – Scorrano