Assistendo al naufragio dell’idea di riforma elettorale, il Movimento Regione Salento resta speranzoso nella possibilità che la ragione prevalga sull’istinto di conservazione della casta e si pone nel ruolo di spettatore in questa confusa fase politica rimarcando la sua posizione che lo vede tirato fuori da ogni tipo di alleanza.Siamo profondamente nauseati dalla mancata volontà di cambiare il Porcellumdichiara il presidente di MRS Paolo Pagliaroè impensabile non consentire agli elettori di esprimere la propria preferenza verso chi dovrà rappresentarli in parlamento. Sembra di assistere ad una grande truffa socio politica” dice Pagliaro per il quale stiamo vivendo in un regime di “demofregatura” o ” demodittatura”.

L’analisi del momento politico si allarga anche alle primarie. “Nel centrosinistra – prosegue Pagliaro – sono stati premiati i soliti vecchi apparati. Le primarie sono state primarie truccate con registrazioni e schedature e nonostante le buone idee riformiste proposte da Renzi ha vinto, come sempre, chi ha il potere. Anche l’idea lanciata di primarie per i candidati al Parlamento non saranno vere perchè condizionate da paletti, regole, vincoli delle nomenclature che non consentiranno la partecipazione a nuovi soggetti e un vero ricambio”.

Una barzelletta – continua Pagliaro – invece quello a cui si assiste nel centrodestra pronto a recitare il “de profundis” con la decisione di non adottare le primarie” strumento che da sempre il MRS caldeggia in quanto massima espressione di partecipazione democratica. Quelle stesse primarie che a Lecce in occasione delle elezioni amministrative 2012, altrimenti non si sarebbero svolte se il Movimento Regione Salento non avesse insistito per parteciparvi con Paolo Pagliaro che ha riproposto tra lo scetticismo generale, parole dimenticate come partecipazione e meritocrazia. Per Pagliaro “In quella circostanza le primarie salvarono il centrodestra da un “Harakiri” in perfetto stile giapponese, quello che si prospetta alle prossime elezioni politiche”.

Per quanto riguarda invece Grillo e il suo movimento, “Stiamo parlando di una setta chiusa che si affida a consultazioni via internet e decide nel suo recinto in cui si trova veramente di tutto e di più”.

Nello scenario generale dunque confuso trovano spazio anche i centristi. “Il MRS resta in attesa di capire le loro valutazioni e chi sarà il candidato premier e quali saranno i riferimenti politici di quest’area”. Un quadro politico ancora in evoluzione agli occhi del presidente Paolo Pagliaro che prosegue con il MRS la sua opera di radicamento e consolidamento nel territorio guardando con grande attenzione quale corrente politica potrà realmente essere vicina alle idee e ai principi liberali e riformisti che contraddistinguono il MRS.

07/12/2012
di Ufficio Stampa
Movimento Regione Salento

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