Nota dell’Amministrazione di Salve:
Non ne possiamo più. A Salve stiamo vivendo una situazione paradossale, siamo continuamente minacciati perché vogliamo difendere la legalità.
Veniamo ai fatti.
Il territorio della nostra città comprende 12 chilometri di costa, in larga parte accessibile e adatta alla balneazione, e per la nostra amministrazione rappresenta un fiore all’occhiello ma purtroppo nel periodo estivo la quasi totalità di questa zona è occupata dall’esercizio delle attività balneari e fin qui tutto sarebbe normale, ma non lo è, perché la maggior parte di queste attività sono abusive.
Quotidianamente vengono violate le norme che disciplinano l’attività di noleggio di attrezzature balneari che vengono, in modo abusivo, posizionate sulle porzioni di spiaggia libera, trasformata in veri e propri stabilimenti balneari che sulla carta non esistono, senza nessuna autorizzazione, danneggiando così la collettività e dunque tutte le persone che vorrebbero usufruire in modo normale di quelle spiagge.
Purtroppo noi non riusciamo più a controllare il fenomeno che sta degenerando in episodi che potrebbero ulteriormente aggravarsi.
In questi giorni i nostri vigili sono andati per i dovuti controlli facendo smontare questi lidi.
Il gestore di uno di questi lidi si è opposto in maniera aggressiva. A tal punto che uno dei dipendenti di questa attività abusiva è andato a casa del sindaco ed ha sbattuto i pugni contro il suo portone e subito dopo, quando il sindaco è uscito, lo ha offeso pesantemente.
Un episodio gravissimo che si aggiunge ad una situazione insostenibile.
La nostra amministrazione vive nella paura di subire gesti violenti. E non ne possiamo più.
A tal proposito abbiamo scritto anche al Ministro dell’Interno comunicando con una pec la gravità di questa situazione e abbiamo chiesto un intervento dello Stato in modo da poter ripristinare la legalità nella nostra zona che al momento possiamo, tristemente, definire zona franca dove regna l’anarchia nonostante i continui controlli da parte nostra che con impegno proviamo a cercare sempre una soluzione a questo problema che non può essere taciuto.
Auspichiamo dunque un tavolo di lavoro, che sia pragmatico e non restino solo parole, in modo da poter studiare le strategie risolutive a questo problema. Infine ci teniamo ad esprimere tutta la nostra solidarietà al Comando di Polizia Municipale di Salve che giornalmente affronta questi problemi in modo equo.
Chiediamo dunque l’intervento dello Stato.
Siamo stanchi di essere minacciati, siamo stanchi di dover subire, senza che lo Stato ci dia una mano.
Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani, presidente Movimento Regione Salento
“Ritengo inaccettabile la vicenda che riguarda l’Amministrazione e il Comando di Vigili Urbani del Comune di Salve che subiscono gravi offese soltanto perché vogliono ripristinare la legalità nella zona che comprende la costa di circa 12 chilometri con le rispettive spiagge.
Esprimo piena solidarietà ai Vigili Urbani e al Sindaco, l’avv. Francesco Villanova, bersagli di gravi offese da parte di uno dei dipendenti di un lido abusivo di cui è stata chiesta la rimozione.
Chiedo l’intervento del Prefetto e dunque dello Stato, sperando che il Ministro dell’Interno risponda quanto prima al grido d’allarme e di aiuto lanciato da Villanova e Lecci.
Non possiamo permettere che le spiagge libere siano trasformate in lidi privati abusivi togliendo alla collettività un sacrosanto diritto, così come non possiamo permettere che amministratori con la schiena dritta che lavorano in modo onesto siano bersagli di episodi che dobbiamo condannare facendo in modo che non accadano più.
Non possiamo vivere nell’anarchia, ci sono regole da rispettare e devono essere rispettate. Lo Stato faccia sentire la sua presenza e trovi le soluzioni a questi gravi episodi”.