Le statistiche diffuse dal presidente della Camera di Commercio Alfredo Prete da un lato sono assolutamente scoraggianti, ma dall’altro impongono una spinta fattiva in coloro che vogliono cambiare le cose avendo a cuore gli interessi del territorio e della nostra gente.

Il MIR Puglia è impegnato in un’attività costante e capillare di comunicazione per agevolare quel processo riformista che può dare una svolta all’apparato istituzionale e amministrativo in modo da rendere possibili alcuni risultati che, fino a oggi, la politica ha rimandato con esiti che sono sotto gli occhi di tutti.

Mancanza di lungimiranza e di capacità hanno contribuito a rendere più acuti e disastrosi gli effetti della crisi, dalla quale si può uscire a patto che…
Il primo patto è quello di un rapporto sereno e non perverso, con gli istituti bancari per favorire l’accesso al credito senza il quale le nostre aziende collassano. Ed ecco che il MIR, a partire dal 15 luglio, promuove su tutto il territorio una raccolta di firme per la creazione di una banca pubblica che agevoli l’accesso al credito per imprese e consumatori attraverso la Banca Centrale Europea. Un’idea innovativa e strategica per venire incontro ai reali bisogni del nostro sistema.

A scendere poi, non possiamo trascurare l’importanza di una riqualificazione del quadro burocratico e amministrativo, proponendo e ribadendo con forza l’azzeramento delle Province e degli enti inutili (ma quanti sono?) e dando vigore alla riforma regionalista, nella direzione già tracciata dal MIR, partendo dalla Puglia dove le contraddizioni di una politica disequilibrata si fanno sentire più che altrove.

Bisogna imparare a ragionare in maniera diversa, supportando la qualità di alcune imprese e lasciando a casa i vecchi carrozzoni, spesso tenuti in vita solo per piazzare gli amici di partito e l’apparato parapolitico.

L’economia risorge con tutto un sistema integrato di valori territoriali da sostenere come l’ambiente, il turismo, l’agricoltura e i beni culturali.

Su questo il nostro programma è innovativo e al tempo stesso semplice, ma per farlo diventare una realtà, dobbiamo cambiare classe dirigente e strumenti di Governo.
La politica dell’attesa infinita adesso è veramente finita, o la faremo finire noi.

20/06/2013
di Paolo Pagliaro
Coordinatore Regionale MIR Puglia

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