“Se le indiscrezioni, trapelate anche sulla stampa, in merito al pronunciamento della Corte di Cassazione sull’ammissibilità del referendum da noi richiesto fossero confermate, per il Movimento Regione Salento sarebbe una vittoria e un risultato storico”. Lo comunica il movimento in una nota.

“Accogliendo pienamente le nostre tesi difensive e quindi le nostre richieste, puntualmente e specificamente illustrate nella memoria di accompagnamento depositata insieme con la richiesta di indizione del referendum, la Cassazione – spiega la nota – avrebbe deciso infatti di sollevare la questione di costituzionalità della legge 352/70, in contrasto con l’articolo 132 della Costituzione laddove pretende di individuare un quorum ben più rigoroso per la richiesta di referendum e costringe ad estendere la consultazione anche alla popolazione del resto della Puglia. La Cassazione avrebbe quindi richiesto l’intervento della Corte costituzionale solo per annullare tale legge, così da poter indire il referendum. Se così fosse, vorrebbe dire che i giudici hanno ritenuto l’impostazione del Movimento Regione Salento corretta e soprattutto meritevole di accoglimento al punto da far proprie le eccezioni di incostituzionalità della citata legge”.

“Il Movimento – conclude la nota – attende fiducioso la pubblicazione dell’ordinanza tenuto conto che la Consulta è stata sino ad oggi categorica nel dichiarare incostituzionale la legge 352/70 nel caso riferito al passaggio dei comuni da una regione ad un’altra. Se così fosse, un altro ostacolo sarebbe stato superato sulla strada, oramai spianata, verso il voto sulla Regione Salento, ovviamente all’interno del territorio delle province di Brindisi, Lecce e Taranto e non in tutta l’attuale Puglia”.

02/02/2011

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