La Corte di Cassazione ha respinto la richiesta dei Comuni Salentini.
Le indiscrezioni erano verosimili ma riguardavano il caso analogo della provincia di Salerno, che al pari delle tre province salentine è impegnata nel progetto di costituzione di una regione autonoma.
“L’ufficio centrale per il Referendum della Corte di Cassazione ha ritenuto che il quorum di un terzo dei consigli comunali in rappresentanza dei territori interessati sia stato raggiunto e che esso si riferisce alle popolazioni che intendono staccarsi per costituire una nuova Regione.
Nello stesso tempo la Corte di Cassazione ha asserito nell’ordinanza che riguarda la – Regione Salernitana – dovrebbe tenersi, esclusivamente, nel territorio della stessa, e ciò in contrasto a quanto asserito dalle Legge n. 352/70, la quale, pertanto, deve essere annullata dalla Corte Costituzionale.”.
E’ il commento del costituzionalista Luigi Melica all’indomani del pronunciamento della Corte di Cassazione sul referendum consultivo sulla Regione Salento.
Nel caso, invece, delle delibere dei Comuni della cosiddetta Regione Salento la Corte di Cassazione ha ritenuto che alcune di esse non siano complete, in quanto non è espressa in modo chiaro la volontà dei consigli comunali di istituire la Regione Salento contestualmente alla richiesta di indizione del referendum.
A partire da domani il Movimento chiederà ai Comuni di deliberare nuovamente, chiarendo ulteriormente la loro volontà di istituire la nuova Regione, consentendo che nell’udienza davanti alla Consulta, che al momento riguarda solo la costituenda Regione Principato di Salerno, possa partecipare anche la costituenda Regione Salento”.
“La tesi fondamentale è stata fatta salva dalla suprema corte – commenta il presidente del Movimento Regione Salento Paolo Pagliaro – la quale,interpretando la norma Costituzionale, ribadisce il raggiungimento del quorum necessario e che le popolazioni interessate riguardano il territorio delle province di Brindisi, Lecce e Taranto.
Il percorso, pertanto, non si sposta di una virgola dalla sua direzione.
Il nostro impegno ne esce rafforzato, nel convincimento diffuso della assoluta bontà del progetto riformista che stiamo proponendo che va nella direzione del federalismo e comporterà innumerevoli benefici per i cittadini del Salento.
Con sempre maggiore vigore saremo al fianco della gente di questa terra che non accetta veti politici e che vola più alto della testa delle nomenclature dei partiti.
Il benessere dei cittadini e lo sviluppo del Salento sono la causa e il fine del nostro Movimento. Fino a questo punto credo di poter esprimere la soddisfazione per un percorso ricco di contributi e di idee che ha avuto il supporto di uno straordinario entusiasmo da parte della gente, a conferma della bontà del progetto, che prima o poi giungerà a compimento.
Se riusciremo a far prevalere la volontà dei cittadini”.
03/02/2011