<< IL QUORUM NECESSARIO PER L’INDIZIONE DEL REFERENDUM E’ RAGGIUNTO.

Quella di oggi è una giornata di festa, una giornata di orgoglioso amore per la libertà e per la democrazia. E’ un giorno di partecipazione.

Da oggi i cittadini del Salento possono “dare del tu al loro futuro”. Da oggi la gente si riappropria della facoltà di scegliere la direzione. Da oggi e per la prima volta nella mia vita, come promotore di questa iniziativa, mi sento davvero fabbro del mio destino.

I consigli comunali che rappresentano più di un terzo della popolazione di Lecce, Brindisi e Taranto (oltre 600.000 cittadini) si sono espressi favorevolmente rispetto all’ordine del giorno per l’indizione del Referendum per l’Istituzione della Regione Salento.

Lo dico senza retorica: è un grande segnale Politico.

Nella stragrande maggioranza dei casi i consiglieri comunali, i sindaci e gli assessori del Salento hanno scelto di affidare una decisione così importante ai cittadini.

Certo duole, e colgo l’occasione per dirlo, che alcuni di questi si siano sentiti in diritto di votare “no” all’indizione del referendum. La politica, a nostro avviso, dovrebbe in ogni momento incoraggiare la partecipazione della società civile. La politica dovrebbe godere ed esultare quando il popolo rivendica la sua sovranità. Invece in qualche (raro) caso abbiamo riscontrato un arroccamento, una rivendicazione del mandato elettorale che, forse è bene ricordarlo, non è una delega in bianco. Ecco, “riempire il vuoto”, colmare le distanze fra il Paese reale e il palazzo, vuol dire per noi proprio questo: spalancare i portoni del potere, lasciare aperti i cancelli per coltivare insieme l’orto del futuro, far saltare in aria le dighe che arginano il fiume in piena della partecipazione. Così, il “vuoto”, si riempie di contenuti.

La sfida adesso è “aumentare il quorum” entro il 18 dicembre, arrivando ad ottenere il maggior numero di consigli comunali che rappresentino l’intera terra jonico-salentina. Non una prova di forza, ma un coraggioso esercizio di coerenza da parte dei consiglieri, che hanno dimostrato di rappresentare un baluardo di democrazia e di buon governo.

Il 20 dicembre saremo a Roma, per depositare all’Ufficio Centrale per i Referendum della Corte di Cassazione la richiesta dei Consigli Comunali ai sensi dell’articolo 132 della Costituzione.

Il tempo per confrontarsi sui contenuti, sul perché il Movimento e i suoi tanti iscritti vogliono una nuova Regione Salento profondamente europea ed orgogliosamente italiana, è un tempo vicino.

Con la certezza che noi, ve lo garantisco, continueremo a parlare ai volti, e non ai voti>>.

30/11/2010
di Paolo Pagliaro
Presidente
Movimento Regione Salento

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