Siamo stati in silenzio dal momento in cui si è deciso di fare le primarie, nonostante la nostra posizione fosse contraria per averle vissute in prima persona e perché credevamo e crediamo in Adriana Poli Bortone come miglior candidato possibile per il centrodestra.
Nonostante siamo rimasti in silenzio qualcuno ci tira sempre in ballo e allora è arrivato il momento di metter i puntini sulle I; diciamo le cose come stanno realmente buttando giù fantasiose ricostruzioni nate sul sentito dire di qualcuno.
Nel 2012, Paolo Pagliaro spinto dal nostro Movimento e da una serie di Liste Civiche, era candidato sindaco anche possibilmente insieme ad un Terzo Polo che si era formato tra Io Sud, FLI e UDC.
Per primi all’epoca parlammo di liste civiche quando gli altri non sapevano nemmeno cosa fossero. Sarebbe potuto essere come Delli Noci nel 2017 e abbiamo visto come è andata a finire .
Ciò detto facemmo una scelta di lealtà verso il centrodestra, Paolo Pagliaro non accettò la proposta di fare il vice sindaco con un accordo politico e sfidammo alle primarie il sindaco uscente Paolo Perrone perché avevamo e abbiamo tuttora un programma differente per Lecce perché pensavamo fossero una cosa buona, addirittura in quel momento c’erano dei sondaggi che ci davano in vantaggio.
Poi le cose sono andate al contrario di come dovevano andare, non pensavamo mai che tutto potesse trasformarsi in uno spettacolo inenarrabile.
Dobbiamo riconoscere, però, per onestà, che questa volta sembrerebbe che le cose si sono svolte diversamente rispetto al 2012.
Cosa accadde nel 2012? Accadde qualcosa meritevole di attenzione.
Arrivarono circa 4000 mila immigrati a pagamento che non avevano nemmeno diritto a votare ma li fecero votare con la carta d’identità così come c’erano le navette che passavano a prendere le persone dagli ospizi ed i pullman che arrivano dalla provincia per votare, ed una serie di altre anomalie che scoprimmo.
Votarono in tantissimi del centro sinistra. Per non creare problemi, si decise di andare avanti, forse sbagliando, e accettammo la sconfitta. Paolo Pagliaro prese intorno ai 2450 voti ma in realtà erano di più, non si finì di contarli per la fretta di chiudere quanto prima per festeggiare perché era troppo tardi.
Erio Congedo, affermando che queste sono state delle primarie vere, senza immigrati e senza pulman (e non ammettendo il clamoroso flop sull’affluenza) ha implicitamente confermato quello che abbiamo scritto e detto e cioè che nel 2012 furono farlocche.
A detta di tutti assistemmo ad una farsa ma nessuno denunciò.
Quello che ci interessa sottolineare oggi è che tutti quei voti furono tantissimi, tenendo conto che c’erano 150 cariche istituzionali contro di noi( parlamentari, consiglieri regionali, assessori e consiglieri provinciali, sindaci) che con le liste in mano hanno mobilitato le truppe cammellate che nella stragrande maggioranza non sapevano neanche che andavano a fare, solo un ordine “ votate Perrone”…. e non solo…
Il non solo ?
Presidenti e direttori delle partecipate con le liste in mano dei dipendenti fuori l’albergo, i dirigenti comunali con le liste dipendenti, i professionisti incaricati.
Un sistema clientelare assurdo. Questo è quanto dovevamo dire.
E concludiamo evidenziando che rimaniamo del nostro parere: le primarie sono uno strumento assolutamente inadeguato, molto spesso non è il candidato migliore ad uscire e mi sorprende il fatto che nonostante i sondaggi sono stati sempre chiari, vedi politiche 2018 nel collegio di Lecce dove nuovamente Pagliaro era in testa, i partiti scelgano altro.
Le primarie potrebbero essere uno strumento eccezionale se fossero regolamentate dalla Legge.
Il direttivo del MRS
(N.B. nella foto, alle spalle di Paolo Pagliaro, la fila ordinata, senza possibilità di broglio alcuno, di tanti leccesi fin dalla nascita intenti nel voto durante le primarie del 2012!)