Nota di Pierpaolo Signore, coordinatore regionale del Movimento Regione Salento e di Anna Peluso, consigliere comunale di Porto Cesareo e dirigente del Movimento Regione Salento:
“La revoca delle nomine all’ormai ex vicesindaco e assessore di Porto Cesareo, Anna Peluso, da parte del sindaco Silvia Tarantino, assume contorni grotteschi.
Se in un primo momento la decisione ci lasciava sbalorditi adesso, dopo il Consiglio Comunale e le dichiarazioni del sindaco sorridiamo ma ci indigniamo di fronte a tanta avventatezza, superficialità, insipienza e mediocrità del ragionamento.
Secondo le parole di Silvia Tarantino, l’ex vicesindaco le avrebbe mancato di rispetto, non riconoscendo il suo ruolo, perché non doveva difendere la linea politica del Movimento Regione Salento sulla questione del centro NTC Porsche, e dunque non doveva commentare un post su Facebook.
Dunque Anna Peluso è stata sollevata dai suoi incarichi per una risposta su un post Facebook dove spiegava la linea del nostro Movimento. Un post su Facebook, sembra una barzelletta ma purtroppo è vero.
Vogliamo ricordare al sindaco Tarantino che il Movimento Regione Salento è stato sempre in alleanza e leale al suo fianco. Quando è venuta a chiederci di intervenire, di organizzare sit in e di portare in Regione il problema del depuratore di Porto Cesareo, e così in ogni iniziativa nel solo interesse della comunità di Porto Cesareo, lo abbiamo fatto con grande impegno e lealtà e chi dice il contrario mente sapendo di mentire.
Per questi motivi il sindaco Tarantino avrebbe dovuto difendere il nostro Movimento proprio su quel post Facebook, dove ha commentato Anna Peluso. Silvia Tarantino doveva difendere il movimento e il suo presidente dall’attacco di un consigliere comunale che ha come riferimento l’assessore regionale Delli Noci e non adirarsi perché lo ha fatto Anna Peluso. Quello che è accaduto è tutto il contrario di tutto.
Anna Peluso ha lavorato con profitto e lealtà svolgendo i suoi incarichi per il bene della collettività ma forse per il sindaco Tarantino era troppo brava e oscurava la sua luce o presunta tale.
Questa è la verità, alla base di tutto c’è stato un motivo legato a dissapori personali e si è interrotto un mandato che danneggia Porto Cesareo e i suoi cittadini.
Ribadiamo ancora una volta quello che il sindaco Silvia Tarantino non vuole comprendere: il Movimento Regione Salento è favorevole all’ampliamento della pista Porsche ma ha solamente chiesto che siano coinvolti attivamente gli inermi proprietari terrieri senza lo scorretto e illiberale utilizzo dell’esproprio, contestandone le ragioni di pubblica utilità poste alla base della delibera regionale.
Da qui è nato l’allarme del Comune di Porto Cesareo e non comprendiamo i motivi che spingono qualche amministratore a chiudersi sulla difensiva.
Il sindaco con un atteggiamento totalmente tirannico, con metodi antidemocratici, ha preso le sue decisioni nei confronti di Anna Peluso. Non possiamo non evidenziare che sembra più una questione personale che nulla dovrebbe avere a che fare con la politica e con il bene comune. Il fuoco del risentimento, chissà per quali motivi, covava sotto la cenere del sindaco ed è venuto fuori alla prima occasione.
Porto Cesareo non avrebbe avuto bisogno di tutto questo ma avrebbe avuto bisogno di attenzione verso i problemi reali che hanno bisogno di soluzioni, il sindaco Tarantino invece ha deciso le chiacchiere ai fatti.
Ne prendiamo atto e saremo vigili su tutte le vicende che riguardano Porto Cesareo per segnalare ogni problema e criticità, sempre con piglio propositivo e senza nessun rancore”. Questo il commento del coordinatore regionale Pierpaolo Signore.
Chiara e netta la posizione di Anna Peluso che spiega:
“Confermo e ribadisco, come ho avuto modo di affermare in altre occasioni, che la mia presa di posizione in merito alla vicenda di che trattasi, insieme a quella del Movimento Regione Salento cui aderisco, è stata ed è rivolta alla tutela dei diritti dei proprietari dei terreni destinati all’esproprio.
Nelle mie parole non vi è stata, né esplicita né allusa, alcuna affermazione che contrastasse la linea politica del Sindaco, né accusasse la sua persona o la offendesse.
Ricordo al Sindaco, e a coloro che hanno, superficialmente o strumentalmente, condiviso la scelta di adottare il decreto con cui sono stata revocata quale Assessore e vicesindaco, che è stata perpetrata nei miei confronti una scellerata ingiustizia, frutto di un processo sommario senza diritto di difesa, diritto che, in un sistema democratico, deve essere riconosciuto a tutti.
Un decreto basato sul presunto venir meno dell’elemento fiduciario del Sindaco nei miei confronti, ma che si basa su fatti destituiti di alcun fondamento.
Un rapporto fiduciario viene leso quando si assume un comportamento che influisce negativamente sul corretto ed efficace funzionamento dell’organo collegiale di cui si fa parte. Pertanto chiedo al Sindaco di rendere noti a me e alla cittadinanza quali siano stati e quando avrei assunto comportamenti a sostegno della sua grave decisione.
Fin dal primo giorno di insediamento della nuova amministrazione comunale, non ho mai espresso voto contrario in nessuna occasione e in nessun atto deliberativo di Giunta e di Consiglio Comunale ed, ancora, ho sempre lavorato e sono sempre stata presente nelle sedi istituzionali per prendermi cura degli interessi della comunità di Porto Cesareo.
Spiace molto per quanto è accaduto. Ma non solo di dispiacere si tratta, perché si aggiunge l’amara constatazione che nessuno, anche tra coloro che sono vicini al Sindaco, abbia sentito la necessità di chiedere chiarimenti e valutare oggettivamente l’accaduto. Si è scelto di adottare comportamenti lesivi del rispetto dovuto alla mia persona, alla mia storia ed al mio impegno civile e politico!
Ma ancor più è stato dimostrato il disprezzo degli accordi elettorali e degli stessi elettori che hanno scelto Alleanza Civica sulla base di un programma condiviso e sulla proposta di una squadra di governo che i risultati elettorali hanno consolidato.
Si è voluto interrompere un mandato che mi vedeva impegnata in deleghe importanti e progetti che stavano per essere conclusi e che riguardavano tutta la collettività. Forse qualcuno non lo digeriva? Forse qualcuno era invece infastidito proprio dalla mia presenza ed impegno continuo? Lo capiremo strada facendo, il tempo è galantuomo.
Per l’intanto, continuerò a svolgere il mio ruolo di consigliere comunale al servizio della mia comunità, nella certezza che mai nessuno potrà interrompere il legame di stima e di fiducia che mi lega con essa e che mi ha spinto – negli anni – a rappresentarla con onore e dignità”.