Nelle varie fasi che hanno solcato quest’ultimo anno ho vissuto un ventaglio di reazioni leggendo, di volta in volta, le parole dell’on. Lorenzo Ria.
Prima sorpreso, poi persino amareggiato, poi deluso, oggi attonito. E perplesso.
Perplesso perché, sono costretto a dirlo, fatico nonostante la buona volontà a cogliere il senso della presenza in Parlamento di un uomo che, dopo aver attraversato l’arco costituzionale prima come un salmone e adesso come un pesce rosso, non ha fatto null’altro che ringhiare contro il nostro Movimento e contro la mia persona.

Ribadisco che la nostra linea finalizzata al perseguimento del sogno della Regione Salento (che come da allegati Ria condivideva prima del dietrofront sulla via di Taviano) si articola in costanti incontri con i leader della politica nazionale al fine di contribuire a tracciare la nuova Italia Federale senza Province, che noi vorremmo avesse 30 Regioni fra cui il Salento.

Premetto anche che essendo questo un iter costituzionale, dunque lungo, nel frattempo spingiamo perché la Puglia cambi nome in “Puglia – Salento”.

Dunque chiarisco che la vicenda Salerno non ha a che fare con la linea Salento.

Detto tutto questo, chiedo ai miei interlocutori autorevoli, seri ed affidabili Totò Ruggeri ed Angelo Sanza, rispettivamente leader dell’Udc provinciale e regionale, se Lorenzo Ria rappresenti il partito o se il partito condivida questi suoi atteggiamenti.

Perché se così è, mi trovo costretto ad interrompere come coordinatore dell’Apl ogni forma di dialogo con il Terzo Polo in vista delle amministrative della prossima primavera.

27/10/2011
di Paolo Pagliaro
Movimento Regione Salento
Coordinatore Alleanza per Lecce ed il Salento

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