“La Giunta Regionale ha impugnato ieri, davanti alla Corte Costituzionale, il decreto Delrio sull’abolizione delle Province e l’istituzione delle citta’ metropolitane. Cio’ potrebbe evitare a territori come il Salento dall’ennesima mortificazione: vedere arrivare tutti fondi a favore delle citta’ metropolitane come Bari. Un passo importante, ma non e’ certo la soluzione ai problemi del Paese”. Lo dichiara in una nota Paolo Pagliaro, presidente del Movimento Regione Salento. “Per quanto si possa sperare ad un sospiro di sollievo -prosegue- non ci sfugge che l’unica strada percorribile per restituire agli italiani uno Stato modello, sia l’adozione della nostra proposta di riordino istituzionale e territoriale. Un disegno che supera la semplice abolizione delle Province, che non prevede la nascita delle città metropolitana e va oltre la soppressione di qualche piccolo ente e da’ una speranza per un’Italia diversa. 36 nuove Regioni a Statuto speciale, abolendo ogni sorta di carrozzone ed ente inutile, accorpando i Comuni più piccoli e restituendo il valore identitario a tanti territori che ne sono privati. Il resto e’ fumo negli occhi. Il problema non sono le Province, se non si accorpano i presidi. Non si puo’ parlare di riordino istituzionale se esistono centinaia di agenzie statali che si aggiungono a quelle regionali nelle funzioni e competenze. Non possiamo parlare di risparmio se non facciamo un’unica rivoluzione radicale del sistema. La nostra proposta ha trovato il favore della Societa’ Geografica Italiana che l’ha condivisa e di numerosi e autorevoli esperti. C’e’ un sistema previsto di controlli che darebbe una risposta concreta al malessere provocato dalla cattiva politica, laddove basta aprire un quotidiano per scoprire, ogni giorno, ruberie diverse che si perpetuano negli enti pubblici. Chi vuole uno Stato diverso, che non sia una sanguisuga del cittadino ma un supporto, non puo’ non aderire a questo filone. La politica, per adesso -conclude Pagliaro- non ha mostrato neppure l’attenzione a riguardo…e ci domandiamo perche'”.
05/06/2014
Ufficio Stampa
Movimento Regione Salento