“La vicenda dello sponsor della festa patronale dall’azienda Tap mi pare il tentativo di comprare i deboli e dividerli”. Lo dichiara in una nota il presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro.

“Comprare il consenso della popolazione senza spiegare l’eventuale ragionevolezza dell’opera, a cui la popolazione è contraria, è una manovra furba e scorretta e credo si possa trasformare in un autogoal. Ma l’azienda rincorre il business e fa il suo dovere per raggiungere l’obiettivo -continua- Quello che è assurdo e inaccettabile è il nullismo che ci coglie tutti in quanto salentini. Anche in questa occasione, stiamo dimostrando di non amare la nostra terra, di non tenere ai nostri diritti e di saper subire ogni sopruso senza battere ciglio. Non abbiamo più, evidentemente, nemmeno amore per il futuro dei nostri figli a cui regaleremo un territorio svenduto e la mentalità di chi non sa reagire e preferisce fare le valige ed emigrare per poter vivere. Stiamo alienando la nostra dignità di cittadini, prima ancora che di comunità.

Oggi è la Tap, ma sono innumerevoli i casi recenti in cui abbiamo perso la spina dorsale. Si pensi a quanto sta accadendo con l’istituzione delle città metropolitane. Siamo morti di disinteresse persino per la nostra stessa sorte! O forse è solo una colpevole ignoranza di chi ha rinunciato pure a sapere? Bari città metropolitana vuol dire Salento sconfitto. Verremo messi all’angolo nella distribuzione dei fondi nazionali a favore di Bari, eppure il Salento è un grande territorio, non una frazione barese. Per non parlare delle soppressioni che il governo nazionale sta preparando: province, prefetture, camere di commercio, il tar… una serie di tagli per i quali avremmo dovuto protestare, scendere in piazza, ma siamo rimasti zitti e buoni, senza disturbare. Abbiamo un’economia che, seppure in profonda difficoltà, conosce realtà straordinarie e una tradizione invidiabile. Non ci meriteremmo di essere trattati come cittadini di serie b, eppure non facciamo niente per impedirlo.

E così, arriva il primo colosso e ci consegniamo a lui senza difese, in cambio di uno sponsor (!), mentre intende devastare la nostra terra. Una terra di conquiste, in altri termini, che ha perso e dimenticato l’orgoglio di una storia immensa che ha alle spalle. Dei politici nostrani è meglio non parlare: loro sono come noi mentre ci svendiamo al miglior offerente e il Salento, così, non lo difende nessuno -conclude- Non smetteremo però, di sognare e lottare non una realtà utopistica, ma un nuovo modo di essere cittadini. Cittadini consapevoli che non hanno un prezzo, ma solo una grande dignità da difendere”.

09/07/2014
di Ufficio Stampa
Movimento Regione Salento

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