Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente Mrs:
“Troppo pochi 12 chilometri di distanza dalla costa, perché le pale in mare non siano visibili dalla litoranea Otranto-Leuca. A sentenziarlo, confermando quello che ripetiamo da novembre scorso a supporto della nostra opposizione al progetto nel Canale d’Otranto, è il direttore operativo di una delle più grandi società di eolico offshore, Renexia. È quella che ha inaugurato l’impianto pilota da dieci turbine nel porto di Taranto e che si prepara a realizzarne uno colossale nel Canale di Sicilia, ma a ben 70 chilometri di distanza dalla costa, quasi otto volte quella prevista al largo della litoranea salentina.
Non meno di 50 chilometri – secondo l’esperto – la distanza di sicurezza per garantire che le pale non siano visibili all’orizzonte. E invece, lungo una delle coste più belle del Salento e del mondo, ci si ostina a voler piazzare ben 90 pale di quasi 300 metri d’altezza, che si vedrebbero da ogni punto della litoranea fra Otranto e Leuca, in qualsiasi condizione climatica. Uno sfregio e uno scempio confermato dal direttore operativo di una delle più importanti società del settore eolico offshore. E questa è una ragione di più per dire no a quel parco eolico, perché se la distanza di sicurezza dev’essere spostata a 70 chilometri dalla costa, è evidente che nel Canale d’Otranto – lungo appunto 70 chilometri – non si può e non si deve realizzare”.