Ancora una volta presenti per gridare a voce alta l’inettitudine della classe dirigente regionale troppo distratta per vedere malcostume, sprechi e soprusi che avvengono in casa propria. Il Movimento Regione Salento si è presentato puntuale davanti ad una delle immagini più esplicite e intollerabili dell’amministrazione regionale sempre più fornace di sprechi della spesa pubblica, la sede della Regione Puglia di Lecce.
La sede leccese dell’ente regionale è finita nell’occhio del ciclone a causa di alcuni dipendenti assenteisti colti sul fatto dalle telecamere nazionali. Ma non era forse quello che da tre anni viene denunciato con puntualità dalle telecamere di Telerama? La voce di una emittente locale non vale quanto quella di una testata nazionale davanti ai soprusi e al malcostume nella gestione di un ente pubblico?

Abbiamo scoperchiato le pentole degli sprechi e della cattiva gestione della Regione in ambito sanitario, ambientale, delle infrastrutture, del sociale…..

Forse non sono dello stesso avviso l’assessore al personale Dentamaro e il super assenteista Vendola che solo ora, davanti ad un’ennesima brutta figura collezionata davanti al Paese, sembrano accorgersi di quanto male venga gestita la sede regionale di Lecce. Ma dov’erano quando lo dicevamo noi?

Disservizi e malcostume hanno ragione di esistere per come è gestita oggi la sede di Via Aldo Moro, realtà troppo isolata e senza funzioni da quella “accentra-tutto barese”. Una realtà abbandonata al suo destino con gli amministratori baresi che probabilmente ne ignorano l’esistenza, altrimenti dovremmo pensare ad una ingiustificabile gestione della cosa pubblica.

Altro che modello Puglia da esportare in Italia, Vendola rovinerebbe l’intero Paese con la sua incapacità di “amministratore farlocco”. La vergogna degli assenteisti della sede regionale di Lecce sarà un suo ennesimo fallimento agli occhi nostri e degli italiani tutti.
Con il nostro modello di Regione virtuosa, la Regione Salento, di prossimità al cittadino, più proporzionata nelle dimensioni, questo scandalo non si sarebbe verificato. Maggiori sarebbero stati i controlli, tutti avrebbero lavorato nell’interesse del territorio e non ci sarebbero lavoratori perdigiorno all’insaputa dei dirigenti.

Lo diciamo da sempre e sempre continueremo a dirlo, serve una revisione complessiva della Regione, rivedere la sua organizzazione e pensare ad un nuovo regionalismo. Per questo bisogna tagliare, ridurre ed eliminare la pachidermica struttura regionale, ma soprattutto tornare all’idea di fondo di una regione più vicina ai cittadini, più piccola e virtuosa, la Regione Salento.

Le sedi distaccate come concepite oggi sono inutili ma potrebbero essere utilizzate con criterio qualora chi deve controllare non si trovi a 200 km di distanza.
Non vogliamo criminalizzare i dipendenti onesti, d’altronde non è colpa loro se la Regione sprecona, ha sedi distaccate come quella di Lecce senza funzioni e con il personale abbandonato a se stesso.

Prossimità e vicinanza è uguale a responsabilità buona amministrazione.

Il Movimento Regione Salento continuerà ad essere sentinella del territorio contro sprechi, malcostume e cattiva gestione con l’obiettivo di evitare a questo territorio di essere deriso dall’Italia intera per colpa di dirigenti e amministratori regionali lontani dal Salento, con il corpo e con la mente.

03/03/2013
di Ufficio Stampa
Movimento Regione Salento

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