“Facciamo ripartire l’agricoltura con i reimpianti e la diversificazione delle colture superando l’ostacolo dei vincoli paesaggistici perché tutto questo potrebbe andare a braccetto con la messa in sicurezza ed il completamento del famoso Acquedotto rurale per cui furono investiti 10miliardi delle vecchie lire ma in 20 anni non è entrato mai in funzione e purtroppo tristemente è stato anche oggetto di vandalismo.
L’utilizzo di acqua depurata naturalmente a costi accessibili potrebbe essere da traino per far ripartire il comparto olivicolo di Carpignano e Serrano interessati dal reimpianto dei nuovi ulivi che necessitano di maggior quantità d’acqua per la crescita.
Così facendo si modificherebbe anche il paesaggio espiantando tutte le piante secche con quelle nuove e si eviterebbe la costruzione di tanti nuovi pozzi artesiani che rischierebbe di prosciugare la falda”.ù
Lecce, 8 agosto 2020
Emanuele Pataleo
Coord. Movimento Regione Salento Carpignano Salentino