Domenica di riflessione e manifestazione per il Movimento Regione Salento, che si è ritrovato in sit-in a Collepasso, nei pressi del rondò Masseria Grande, sulla provinciale 361 Casarano-Maglie.
Un’occasione utile per contestare il metodo con cui è stata gestita la questione xylella da parte della Regione, che ha accumulato ritardi sulle decisioni importanti e sulle soluzioni ad un problema che ha stravolto l’economia e il paesaggio dell’intero Salento.
Quello che hanno voluto evidenziare i militanti è l’assenza della politica, che ha lasciato soli produttori e aziende agricole, alle prese con un evento che ha messo tutti in ginocchio. E c’è un’aggravante: nonostante l’espianto degli ulivi essiccati, la legna, che può essere definita pregiata, è stata mandata, a costo zero o quasi, a bruciare negli altiforni e negli inceneritori per la produzione di energia alternativa in altre aree del Paese. La proposta invece è quella di alimentare la filiera artigianale e artistica, anziché i forni delle centrali a biomasse, con il legno degli ulivi espiantati. U’idea che si lega perfettamente ad una proposta di legge pensata dal presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro, consigliere regionale e capogruppo La Puglia Domani, presente alla manifestazione come sempre in prima linea. “Invece di smaltire in modo indecoroso il legno nobile dei nostri ulivi essiccati a causa della xylella – ha detto – dobbiamo impegnarci a valorizzarlo con la lavorazione e realizzazione di opere artistiche e artigianali, rivalutando l’interno comparto economico che è in difficoltà. Il legno di quei tronchi, che erano vere sculture della natura, non può essere svilito negli inceneritori ma deve essere recuperato e utilizzato, con un progetto serio ed un programma che promuova le creazioni artigianali di prodotti con il contrassegno di Albero d’Ulivo Secolare della Puglia, prevedendo inoltre in ogni provincia colpita dal batterio xylella l’istituzione di centri regionali di raccolta, stagionatura e prima lavorazione della materia prima, ed anche di custodia dei tronchi monumentali rimossi integralmente. In questi centri sarà possibile conferire e lavorare il legno a livello d’opificio, per favorire la creazione di laboratori artistici e artigianali, la realizzazione di prodotti di alta fattura artigianale e la commercializzare del legname conferito. Un progetto semplice seppur ambizioso – conclude così il consigliere regionale Pagliaro – che potrebbe salvaguardare in parte una storia millenaria distrutta dalla xylella. Il nostro impegno in Regione sarà incessante perché crediamo fermamente nel futuro di questa terra che però non può prescindere dalla sua identità: agricoltura, artigianato, cultura e turismo sono le vocazioni naturali del nostro Salento”.