

Il nostro motto?
L’ITALIA NON FINISCE A BARI, MA INIZIA A SANTA MARIA DI LEUCA.
IL NOSTRO MOTTO?
L’ITALIA NON FINISCE A BARI, MA INIZIA A SANTA MARIA DI LEUCA.
Questa frase racchiude anche i tanti disagi legati al mondo dei trasporti, un mondo che nel Salento nessuno ha avuto il coraggio di rilanciare.
Troppe le carenze strutturali in questo territorio, troppo le opere incompiute che hanno gravemente rallentato lo sviluppo e la crescita della nostra terra. Abbiamo bisogno di collegamenti moderni, puliti e di infrastrutture. Ecco perche’ serve un nuovo Piano dei Trasporti che tenga conto delle tante esigenze del Salento e dei salentini.
Studenti, lavoratori e pendolari chiedono strade sicure, collegamenti veloci ed efficienza. Tutto ciò che fino ad oggi nessuno è stato in grado di garantire.
Sono decine le nostre battaglie su questo fronte. Pretendiamo chiarezza, ad esempio, in merito alla famigerata 275 Maglie- Leuca: un’opera che ben sintetizza le storture della burocrazia e l’indifferenza della politica nei confronti del Salento; esigiamo le quattro corsie sulla Lecce-Taranto, un’arteria da rilanciare perché cruciale nel mettere in connessione due delle province salentine; occorre la Strada dei due mari Otranto-Gallipoli.
Sul piano dei binari, invece, è indispensabile la realizzazione della Metropolitana di superficie del Salento, quella che abbatte i tempi di percorrenza su un treno che oggi assomigliano ad una odissea. E poi la nostra storica battaglia per avere il Frecciarossa e vogliamo l’Alta velocità ferroviaria fino a Lecce: si tratta di un’opera di innovazione sottratta, senza ritegno, a questo territorio e che permette soltanto ad altre zone della Puglia di crescere e di modernizzarsi.
Serve un rilancio anche degli aeroporti del Salento: quello di Brindisi che non ha nulla da invidiare a quello di Bari, ma che invece sembra divenuto essere il suo subalterno; quello di Grottaglie, caduto nel dimenticatoio ma che invece può rappresentare un polo cruciale. Ma anche i piccoli aeroporti turistici e militari che hanno bisogni di interventi fin troppe volte rimandati.
Questa frase racchiude anche i tanti disagi legati al mondo dei trasporti, un mondo che nel Salento nessuno ha avuto il coraggio di rilanciare.
Troppe le carenze strutturali in questo territorio, troppo le opere incompiute che hanno gravemente rallentato lo sviluppo e la crescita della nostra terra. Abbiamo bisogno di collegamenti moderni, puliti e di infrastrutture. Ecco perche’ serve un nuovo Piano dei Trasporti che tenga conto delle tante esigenze del Salento e dei salentini.
Studenti, lavoratori e pendolari chiedono strade sicure, collegamenti veloci ed efficienza. Tutto ciò che fino ad oggi nessuno è stato in grado di garantire.
Sono decine le nostre battaglie su questo fronte. Pretendiamo chiarezza, ad esempio, in merito alla famigerata 275 Maglie- Leuca: un’opera che ben sintetizza le storture della burocrazia e l’indifferenza della politica nei confronti del Salento; esigiamo le quattro corsie sulla Lecce-Taranto, un’arteria da rilanciare perché cruciale nel mettere in connessione due delle province salentine; occorre la Strada dei due mari Otranto-Gallipoli.
Sul piano dei binari, invece, è indispensabile la realizzazione della Metropolitana di superficie del Salento, quella che abbatte i tempi di percorrenza su un treno che oggi assomigliano ad una odissea. E poi la nostra storica battaglia per avere il Frecciarossa e vogliamo l’Alta velocità ferroviaria fino a Lecce: si tratta di un’opera di innovazione sottratta, senza ritegno, a questo territorio e che permette soltanto ad altre zone della Puglia di crescere e di modernizzarsi.
Serve un rilancio anche degli aeroporti del Salento: quello di Brindisi che non ha nulla da invidiare a quello di Bari, ma che invece sembra divenuto essere il suo subalterno; quello di Grottaglie, caduto nel dimenticatoio ma che invece può rappresentare un polo cruciale. Ma anche i piccoli aeroporti turistici e militari che hanno bisogni di interventi fin troppe volte rimandati.