

Essere salentini
DA SEMPRE È SINONIMO DI ESSERE SOLIDALI.
ESSERE SALENTINI
DA SEMPRE È SINONIMO DI ESSERE SOLIDALI.
La solidarietà per noi è il valore più prezioso: siamo terra di crocevia di culture, di commistioni riuscite, di tolleranza e di fratellanza. Tutto questo ci rende sensibili al tema della “socialità” che significa aiuto al prossimo.
Nella nostra Regione Salento le istituzioni devono mettersi al fianco delle fasce più deboli per tutelare i loro diritti. Nel Salento nessuno deve rimanere indietro, nessuno, cioè, deve sentirsi considerato come “ultimo”.
Per farlo è indispensabile ripartire dai centri di assistenza per i diversamente abili e per chi soffre. Occorre un servizio sanitario che metta in primo piano le reali sofferenze di chi patisce, anche attraverso un’assistenza domiciliare sociale integrata destinata agli anziani e ai diversamente abili.
Le associazioni, anche quelle di beneficenza, meritano sostegno e supporto dalle istituzioni perché chi aiuta non può non essere aiutato. Un supporto prezioso può arrivare anche dalle Diocesi con cui fare rete e collaborare.
Non è più ammissibile alcun tipo di barriera architettonica, sia di tipo fisico, sia di tipo sociale. Serve, dunque, garantire a tutti una piena integrazione alla vita e cosa pubblica.
La solidarietà per noi è il valore più prezioso: siamo terra di crocevia di culture, di commistioni riuscite, di tolleranza e di fratellanza. Tutto questo ci rende sensibili al tema della “socialità” che significa aiuto al prossimo.
Nella nostra Regione Salento le istituzioni devono mettersi al fianco delle fasce più deboli per tutelare i loro diritti. Nel Salento nessuno deve rimanere indietro, nessuno, cioè, deve sentirsi considerato come “ultimo”.
Per farlo è indispensabile ripartire dai centri di assistenza per i diversamente abili e per chi soffre. Occorre un servizio sanitario che metta in primo piano le reali sofferenze di chi patisce, anche attraverso un’assistenza domiciliare sociale integrata destinata agli anziani e ai diversamente abili.
Le associazioni, anche quelle di beneficenza, meritano sostegno e supporto dalle istituzioni perché chi aiuta non può non essere aiutato. Un supporto prezioso può arrivare anche dalle Diocesi con cui fare rete e collaborare.
Non è più ammissibile alcun tipo di barriera architettonica, sia di tipo fisico, sia di tipo sociale. Serve, dunque, garantire a tutti una piena integrazione alla vita e cosa pubblica.