il manifesto della regione salento questione meridionale
il manifesto della regione salento questione meridionale

Dobbiamo liberarci

DALL’ANTICA QUESTIONE MERIDIONALE, CHE PER NOI È DIVENTATA ANCHE UNA “QUESTIONA SALENTINA”.

DOBBIAMO LIBERARCI
DALL’ANTICA QUESTIONE MERIDIONALE, CHE PER NOI È DIVENTATA ANCHE UNA “QUESTIONA SALENTINA”.

Combattiamo per il rilancio del Sud, facendo leva sulle peculiarità di ogni territorio, contro ogni sistema centralista che penalizza il meridione. Basta ingiustizie.
Il Mezzogiorno deve fare i conti quotidianamente con politiche che avvantaggiato il nord e tolgono al sud: il disagio sociale di alcune delle zone, l’arretratezza economica e lo sviluppo rallentato dell’intero comparto imprenditoriale sono dolori provocati da una ferita antica mai rimarginata provocata dall’unificazione d’Italia.

 

Il sistema di gestione del potere nato in quegli anni, e che ha trasferito attenzioni e fondi verso il settentrione, rappresenta ancora la morsa che rallenta lo sviluppo del Meridione. La discrepanza delle risorse distribuite ha causato la carenza infrastrutturale che rendono il Meridione una terra in difficoltà rispetto al Nord.
Lottiamo e lotteremo affinché il popolo del Sud abbia le stesse opportunità, risorse e possibilità del Nord. Non vogliamo benefici, non vogliamo qualcosa in più. Vogliamo solo il giusto, equità. Certi che partendo dalle stesse basi e dalle stesse risorse non abbiamo nulla da invidiare a nessuno.
Nel corso degli anni il Sud è stato sempre penalizzato da scelte politiche e di conseguenza economiche che hanno diviso l’Italia in due, facendola diventare una nazione a due velocità: da una parte un Nord industrializzato e dall’altra un Sud colonizzato e anche abbandonato. E come se non bastasse deriso perché accusato di non riuscire per proprie incapacità a eliminare il divario economico con il nord.

 

Noi vogliamo portare al centro del dibattito politico la questione per fare in modo di spiegare a tutti che senza l’equa distribuzione delle risorse, senza eliminare le discrepanze, e senza offrire pari opportunità a tutti indipendentemente dalla zona geografica mai questa terra potrà risollevarsi. Senza investimenti, senza infrastrutture, senza una rete di moderni collegamenti, senza un piano specifico che indirizzi le scelte politiche verso la normalità della distribuzione delle risorse, mai e poi mai il Meridione riuscirà a invertire la rotta.
Abbiamo bisogno di una nuova classe politica, giovane, diversa, moderna che si scrolli via la mentalità chiusa e guardi al domani con lungimiranza. Bisogna risvegliare le coscienze e formare le persone, bisogna saper leggere la storia ed i comportamenti sbagliati della Politica che hanno condannato il Sud ad essere la ruota di scorta del Paese. Se vogliamo una vera e grande Italia unita dobbiamo rimettere tutto in ordine.

 

C’era una volta il Sud che fu depredato dal Nord… questo è l’inizio di una storia che deve cambiare. Vogliamo scrivere il nostro futuro e combatteremo per farlo.

Combattiamo per il rilancio del Sud, facendo leva sulle peculiarità di ogni territorio, contro ogni sistema centralista che penalizza il meridione. Basta ingiustizie.
Il Mezzogiorno deve fare i conti quotidianamente con politiche che avvantaggiato il nord e tolgono al sud: il disagio sociale di alcune delle zone, l’arretratezza economica e lo sviluppo rallentato dell’intero comparto imprenditoriale sono dolori provocati da una ferita antica mai rimarginata provocata dall’unificazione d’Italia.

 

Il sistema di gestione del potere nato in quegli anni, e che ha trasferito attenzioni e fondi verso il settentrione, rappresenta ancora la morsa che rallenta lo sviluppo del Meridione. La discrepanza delle risorse distribuite ha causato la carenza infrastrutturale che rendono il Meridione una terra in difficoltà rispetto al Nord.
Lottiamo e lotteremo affinché il popolo del Sud abbia le stesse opportunità, risorse e possibilità del Nord. Non vogliamo benefici, non vogliamo qualcosa in più. Vogliamo solo il giusto, equità. Certi che partendo dalle stesse basi e dalle stesse risorse non abbiamo nulla da invidiare a nessuno.
Nel corso degli anni il Sud è stato sempre penalizzato da scelte politiche e di conseguenza economiche che hanno diviso l’Italia in due, facendola diventare una nazione a due velocità: da una parte un Nord industrializzato e dall’altra un Sud colonizzato e anche abbandonato. E come se non bastasse deriso perché accusato di non riuscire per proprie incapacità a eliminare il divario economico con il nord.

 

Noi vogliamo portare al centro del dibattito politico la questione per fare in modo di spiegare a tutti che senza l’equa distribuzione delle risorse, senza eliminare le discrepanze, e senza offrire pari opportunità a tutti indipendentemente dalla zona geografica mai questa terra potrà risollevarsi. Senza investimenti, senza infrastrutture, senza una rete di moderni collegamenti, senza un piano specifico che indirizzi le scelte politiche verso la normalità della distribuzione delle risorse, mai e poi mai il Meridione riuscirà a invertire la rotta.
Abbiamo bisogno di una nuova classe politica, giovane, diversa, moderna che si scrolli via la mentalità chiusa e guardi al domani con lungimiranza. Bisogna risvegliare le coscienze e formare le persone, bisogna saper leggere la storia ed i comportamenti sbagliati della Politica che hanno condannato il Sud ad essere la ruota di scorta del Paese. Se vogliamo una vera e grande Italia unita dobbiamo rimettere tutto in ordine.

 

C’era una volta il Sud che fu depredato dal Nord… questo è l’inizio di una storia che deve cambiare. Vogliamo scrivere il nostro futuro e combatteremo per farlo.

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