Agli Amministratori salentini.
Cari Amministratori,
il progetto del “Movimento Regione Salento” consiste nell’avviare il procedimento di creazione di una nuova Regione previsto dall’art.132 cost.. È necessario, pertanto, che i Consigli Comunali che rappresentano un terzo della popolazione della costituenda Regione, approvino un ordine del giorno, nel quale si faccia richiesta di indire un Referendum, per consentire alle popolazioni interessate di esprimersi.
Ritengo, quindi, che almeno in questa fase dell’articolata procedura costituzionale ex art.132 cost., sia opportuno, per non dire necessario, che i Consigli Comunali deliberino favorevolmente, rispettando quel ruolo di “garanti del Popolo” che, chi ha oneri rappresentativi, dovrebbe ricoprire.
Voi Amministratori, avete il dovere, civico e morale, di garantire al Popolo che rappresentate di esprimere il proprio pensiero. Per l’opinione pubblica non sarebbe comprensibile un voto che privi i cittadini della possibilità di pronunciarsi, escludendoli dal dibattito e dalla decisione.
Ancora vivo ed attuale è il messaggio di Voltaire, che ci insegna come Democrazia significhi essere pronti a morire, pur di far esprimere al prossimo la propria opinione, anche, anzi soprattutto, quando la sua idea è diversa dalla propria. Questa è l’essenza della Democrazia. Questa dovrebbe essere la “stella polare” che guida l’attività e le decisioni di chi ha ricevuto il mandato del Popolo a rappresentare e gestire gli interessi comuni. Gli obiettivi che un Amministratore deve perseguire, è bene ricordarlo, non sono quelli personali, né quelli di partito.
Sarebbe opportuno, quindi, che almeno per una volta, almeno per questa volta, la politica facesse un passo indietro, lasciando il Popolo libero di pronunciarsi. Di esprimere la propria volontà tramite un Referendum, da intendere per quello che è: non un’inutile perdita di tempo e di sperpero di denaro pubblico, ma uno strumento di Democrazia diretta; la massima espressione e concretizzazione di quella “sovranità popolare” sancita dalla Costituzione e consacrata nell’art.1 della stessa.
Nella seconda fase del procedimento, in sede di campagna referendaria, sarà poi giusto, anzi auspicabile, il contributo di tutti coloro che volessero arricchire il dibattito con proprie considerazioni. Il confronto di idee arricchisce, evita l’appiattimento ed è garanzia di decisioni più ponderate e meditate. In quella seconda fase, sarà fondamentale contribuire alla formazione di un’opinione pubblica più consapevole ed accorta, che permetta agli elettori di recarsi al voto in modo informato.
I Vostri elettori non capirebbero, né tanto meno perdonerebbero, un gesto di arroganza politica, di sopraffazione istituzionale, di profanazione dei valori democratici.
Mi appello, quindi, al Vostro senso di responsabilità, al Vostro rispetto delle istituzioni, al Vostro ossequio per la volontà popolare. Mi appello alla Vostra coscienza: che Vi guidi nella scelta più giusta, senza essere intorbidita da strategie di partito, o da personalismi ed egoismi.
Non deludete la Vostra Cittadinanza. Non deludete il Popolo Salentino.
Campi Salentina, 18/10/2010
di Gianluca Tarantino
Coordinatore cittadino Campi Salentina
Movimento Regione Salento
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Caro Presidente Paolo Pagliaro,
Le scrivo queste poche righe per condividere con Lei alcune considerazioni che ho maturato in queste settimane nelle quali, in qualità di Coordinatore cittadino di Campi, ho avuto modo di incontrare ed ascoltare tanti amministratori, non solo della mia città.
Sono riflessioni fatte, soprattutto, mentre assistevo al Consiglio Comunale monotematico di Campi, del 16112010, in merito alla chiusura dell’ospedale “Padre Pio Da Pietralcina” di Campi, nel quadro del piano di riordino della sanità previsto dalla Regione Puglia.
Durante i lavori di quel Consiglio, ho avuto modo di ascoltare l’intervento del Sindaco Palasciano, che lamentava la poca attenzione da parte degli amministratori regionali, i quali, tra l’altro, avevano anche disdetto all’ultimo momento alcuni incontri da tempo programmati proprio in merito alla chiusura dell’ospedale.
Ancora più “triste” è stato l’intervento del Sindaco di Squinzano, il quale, impotente di fronte a tanta “sordità” della Regione Puglia, frustrato da un senso d’impotenza, ha proposto ai suoi colleghi presenti azioni “eclatanti” come la consegna della fascia tricolore al Prefetto o delle chiavi della città al Presidente Vendola.
Ciò che emergeva dall’intervento di quegli amministratori, era lo sconforto del non essere ascoltati, la frustrazione nel doversi recare in Regione col cappello in mano, capo chino, per chiedere come gentile concessione ciò che spetterebbe loro di diritto: ESSERE ASCOLTATI!
Una cosa che mi dispiace e mi “fa rabbia”, è che i nostri amministratori non abbiano ancora capito lo spirito e lo scopo della nostra iniziativa.
Non hanno capito che non servono azioni “eclatanti” come la consegna della fascia o delle chiavi della città. Basterebbe fare un gesto più semplice, ma insieme più efficace: basterebbe approvare l’o.d.g. col quale si concede al Popolo salentino il Referendum sulla Regione Salento.
Non hanno ancora capito che il nostro obiettivo è si la realizzazione di quel sogno di nome Regione Salento (che dai tempi del grande Maestro Giuseppe Codacci Pisanelli ad oggi ha scaldato il cuore, e continua a scaldare il cuore, di tante generazioni di salentini ed in particolare di tanti giovani che amano questa meravigliosa Terra), ma che, qualora questo sogno sia destinato, malauguratamente, a restare tale, la nostra iniziativa, comunque, non sarà stata vana. Ciò che gli amministratori salentini ancora non hanno compreso, è che quella che gli offriamo è un’opportunità irripetibile per fare qualcosa di positivo e di concreto per il proprio territorio! Ognuno dei “SI” dei singoli Consigli Comunali, è un grido di rabbia di chi, chiamato ad amministrare un territorio e dei cittadini, si sente solo ed abbandonato da quella “politica baricentrica” che tanto prende e così poco da alla nostra amata Terra salentnia. Se avessero capito questo, avrebbero dovuto fare a gara per essere i primi ad approvare l’o.d.g. sul Referendum.
Ciò che ancora non hanno capito gli amministratori salentini è che, una volta ottenuto il Referendum, centinaia di migliaia di salentini voteranno a favore della nuova Regione e questo voto sarà l’urlo di dolore di un Popolo stanco di essere considerato di “serie b”.
Bisognerebbe far capire agli amministratori salentini che quella che il Movimento Regione Salento offre loro è una grandissima opportunità, forse un’irripetibile occasione di far capire a Bari e alla Regione Puglia che noi salentini vogliamo ciò che ci spetta: niente di più.. ma neanche di meno!
Il nostro intento è far nascere la Regione Salento. Ma quand’anche ciò non si avverasse, se tutti i Consigli Comunali votassero per il Referendum e centinaia di migliaia di cittadini votassero “SI” in quel Referendum, un risultato storico e di straordinaria importanza lo avremmo raggiunto comunque: non saremmo cittadini della Regione Salento, MA ALMENO NON SAREMO PIU’ CITTADINI PUGLIESI DI SERIE B!
Presidente, lo dica che siamo stanchi di questa Puglia “a due velocità”, di questa “doppia cartina geografica”: se ci sono dei problemi di bilancio.. si taglia nel Salento; se ci sono dei soldi da spendere.. si investe a Bari e provincia! Perché non si chiude un ospedale a Bari e non si investono dei soldi su quello di Campi, per esempio per renderlo sede di una facoltà di medicina o infermieristica?
Io sono un “povero” Coordinatore cittadino e non posso dire queste cose agli amministratori salentini (a stento, e tra mille difficoltà, riesco a farmi ascoltare dagli amministratori della mia città), ma Lei, che è il mio Presidente, può, anzi deve, fargli capire che questa è una grande opportunità per tutti loro, per tutti noi. È un’opportunità unica ed irripetibile per il Nostro Salento di far sentire la propria voce, perché ogni “SI” dei Consigli Comunali, ogni “SI” della Nostra Gente, SARA’ UN GRIDO DI RABBIA ED UN URLO DI DOLORE CHE LA REGIONE PUGLIA NON POTRA’ NON ASCOLTARE!!
Con affetto, Gianluca Tarantino.
22/11/2010
di Gianluca Tarantino