L’intervento del nostro Presidente Paolo Pagliaro sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 22 luglio 2022:
Mentre riflettevo in silenzio su questo primo scampolo di stagione estiva che conferma il Salento fra le mete di vacanza preferite pur evidenziando un calo di presenze soprattutto italiane, per via del caro prezzi e di limiti infrastrutturali che dirottano verso destinazioni più comode e a buon mercato, ho deciso di mettere in fila, nero su bianco, tutti i miei pensieri, e di scrivere una lettera aperta ai tantissimi turisti che hanno scelto e sceglieranno il Salento per trascorrere qualche giorno di relax e divertimento.
Non posso che iniziare con un caloroso benvenuto, perché noi salentini siamo un popolo dal cuore grande che ama l’accoglienza. La nostra penisola protesa fra due mari, tacco della bella Italia, da sempre è stata approdo e porto dei naviganti, persino del mitico Enea cantato da Virgilio, che scelse di sbarcare qui in fuga da Troia in fiamme.
Desidero ringraziarvi per averci scelto e allo stesso tempo vi chiedo scusa se, arrivati all’Aeroporto di Brindisi, avete dovuto penare per l’assenza di collegamenti degni di questo nome, oppure se capiterete in qualche vecchia littorina a gasolio o percorrerete strade dove vedrete spazzatura abbandonata sui bordi o nelle campagne, e poi ancora dissestate e malsicure, poco illuminate, prive o carenti di segnaletica.
Purtroppo qui da noi il problema dei collegamenti e dei trasporti è atavico; così come vi chiedo pazienza se non troverete il massimo della professionalità nell’accoglienza in ogni luogo che visiterete. Mai come quest’anno, le nostre attività ricettive soffrono la penuria di personale e sono costrette a ridimensionare i servizi. Ma state certi che, ovunque andrete, a prescindere dalle stelle delle strutture che vi ospitano, dai lidi agli alberghi, dagli agriturismi ai ristoranti, tutti si prodigheranno per offrirvi l’attenzione che meritate, per premiarvi di averli scelti. Sappiamo che sono tempi difficili, di crisi e inflazione, e che ogni euro accantonato con sacrificio per le vacanze è prezioso, perciò saremo vigili per evitare speculazioni che rischiano di sporcare un’immagine e una credibilità costruita a fatica negli anni, con il lavoro di tanti operatori che hanno scommesso sul Salento quando non era sulla cresta dell’onda, intuendone il grande potenziale ancora in parte inespresso.
Non fatevi incantare dalle sirene di mete che appaiono più accessibili, perché la somma di bellezze che scoprirete in Salento è unica, introvabile altrove, e non smetterà di stupirvi. Arrivati qui, vi sentirete a casa e potrete godere delle nostre spiagge dalla sabbia bianca e fine come zucchero, di un mare di cristallo che si colora di tutte le sfumature dell’azzurro e del verde. Peccato che, anno dopo anno, le mareggiate e l’incuria dell’uomo che dovrebbe custodire il paesaggio, mangino metri di dune costiere e facciano sgretolare le meravigliose falesie a picco sul mare. Un patrimonio che si sfarina come le mura della fortezza medievale di Acaya, vanto della nostra terra che seppe opporsi fieramente ai conquistatori turchi, abbandonate alle erbacce e agli arbusti e soggette a crolli continui.
Perché non siamo solo mare, ma questo lo sapete già. Siamo storia, arte e cultura. Quando sarete in Salento vi accorgerete che non basta il tempo che avete deciso di trascorrere per visitare tutti i nostri tesori a cielo aperto, le grotte che custodiscono nelle loro viscere i segni preziosi di civiltà preistoriche, i monumenti barocchi scolpiti come merletti di pietra, le masserie dalle linee inconfondibili perimetrate dai muretti a secco. I nostri punti di forza sono tanti: tradizioni, enogastronomia, centri antichi, beni culturali, spiagge e feste popolari. Il calore, quel calore che ci rende unici e indimenticabili.
Scusateci però se, una volta arrivati nella meravigliosa Lecce, la mia Lecce culla del barocco più autentico, la troverete sporca e trascurata. Non fateci caso, concentratevi sulla bellezza, cibatevi di arte e meraviglie e chiudete gli occhi davanti a qualche neo di troppo. Io, invece, gli occhi non li chiuderò, e accenderò un faro su ogni singolo episodio di sciatteria e di insicurezza, non solo a Lecce ma in tutte le città del Salento, per sollecitare più controlli e interventi a tutela dei cittadini e dei turisti. Basta con le risse tra immigrati che vivono ai margini della legalità e tra orde di incivili fuori controllo, basta con l’abuso di alcool in strada. Dobbiamo riappropriarci delle nostre vie e delle nostre piazze, e assicurare a tutti il diritto di godere di una passeggiata in piena serenità.
Sono certo che quando andrete via, porterete con voi un souvenir goloso: gli immancabili pasticciotti da far assaggiare ai vostri amici, delizia di frolla e morbido ripieno, dolci come la nostra ospitalità. Conserverete in bocca il sapore di mandorla del nostro caffè in ghiaccio, il gusto delizioso delle polpette e delle tante ricette della tradizione, dei prodotti della terra a chilometro zero che ancora testimoniano un’incredibile varietà di ortaggi, erbe spontanee e frutti. E del nostro profumato olio d’oliva, ancor più prezioso dopo la strage seminata dalla xylella. Vi chiediamo scusa per lo spettacolo spettrale degli ulivi disseccati dal batterio, a cui non abbiamo sbarrato la strada a tempo debito, per colpa di politiche attendiste e negazioniste, prima di correre ai ripari quando il flagello era ormai compiuto. Ora ce n’è un altro: quello dei roghi che divorano ettari su ettari, lasciando il deserto dov’era un paradiso.
Di fronte a queste due facce della stessa medaglia vi chiedo però rispetto e pulizia, vi chiedo di avere cura dei nostri luoghi come fossero i vostri, delle nostre strutture come fossero casa vostra, vi chiedo di usare lo zelo del buon padre di famiglia. Noi vi accogliamo, vi ringraziamo e vi chiediamo di ritornare, voi rispettateci. Noi ci impegneremo a migliorare e stiamo già combattendo per potenziare e rendere più efficienti i collegamenti e le infrastrutture, per contrastare altri scempi che minacciano il nostro mare e la nostra terra.
Infine voglio rivolgere un messaggio non solo ai ragazzi ma a tutti noi che dobbiamo necessariamente percorrere in auto o in moto le strade: imponiamoci di essere prudenti, di non metterci alla guida dopo aver bevuto alcolici, diamoci regole ben precise, perché non ne possiamo più di piangere vite spezzate da incidenti stradali che si possono prevenire anche con un surplus di attenzione e responsabilità. Evitiamo di finire al pronto soccorso, perché i servizi di emergenza-urgenza, qui in Salento, sono molto carenti. Pagano il prezzo di una carenza di uomini e mezzi sempre più grande, che andrebbe colmata con un’iniezione di personale e di investimenti sempre promessi e mai realizzati.
Nonostante tutti questi lati oscuri, vi chiedo scusa se non riuscirete più a guarire dal “mal di Salento”, da un’acuta nostalgia che vi riporterà presto qui, per riempirvi di nuovo gli occhi e il cuore di una sconfinata bellezza.
Buona estate a tutti.