Le notizie che continuano ad interessare la splendida località di Porto Miggiano non lasciano tranquilli. A nostro avviso, infatti, si tratta di una zona già stressata dal punto di vista degli insediamenti turistici, ecco perché risulta inaccettabile ogni ulteriore colata di cemento.
Comprendiamo la preoccupazione dell’amministrazione comunale di Santa Cesarea nel voler chiarire che i nuovi comparti 13 e 14 interesseranno la zona delle serre e non la baia di Porto Miggiano, ma sono rassicurazioni che servono a poco e che non sgombrano il campo dal rischio di trasformazione totale di uno dei tratti più incantevoli della costa del Sud.
Siamo alle solite: agli annunci sullo sviluppo sostenibile purtroppo non crede più nessuno, se poi si continua, come sta avvenendo, a violentare il territorio con provvedimenti che vanno nell’opposta direzione.
La storia di Santa Cesarea Terme è emblematica; piuttosto che puntare sulla naturale vocazione della località termale, unica nella regione Salento, con un rilancio del turismo nel settore del benessere, si pensa solo a costruire a ridosso del mare, dimostrando di non avere chiaro in mente alcun modello di sviluppo per il Salento, riprendendo così la vecchia logica della cementificazione.
30/07/2011
di Ufficio Stampa
Movimento Regione Salento