Anche quest’anno si è ripresentato su molte spiagge del litorale salentino lo spiaggiamento della Posidonia, un alga marina che a causa di diversi fattori e azioni antropiche invasive, perde alcune foglie o addirittura interi ciuffi, che aggregandosi tra loro con il moto ondoso arrivano a depositarsi sulla battigia sino a creare delle dune mollicce e maleodoranti.
La spiaggia della splendida baietta di Sant’Andrea, la più piccola marina del comune di Melendugno, posta a pochi km tra Torre dell’Orso e Otranto, è completamente ricoperta da dune di Posidonia, che non dà la possibilità ai bagnanti di raggiungere il mare.
Ovviamente gli operatori turistici del luogo lamentano la mancanza di avventori e considerano la Posidonia come un vero e proprio inconveniente, sia in termini di mancato guadagno economico, sia a livello gestionale. La rimoziome della stessa è spesso affidata ai gestori degli stabilimenti balneari, ma la spiaggetta di Sant’Andrea resta una delle poche spiagge rimaste libere alla fruizione, quindi priva di gestione privata.
Ad occuparsi dello smaltimento dell’alga invasiva deve essere quindi la stessa amministrazione comunale che , giunti alla porte della stagione balneare non ha provveduto alla rimozione della stessa.
Un territorio con vocazione turistica quale il nostro, ha il diritto di essere tutelato, e una situazione di tale abbandono è quantomeno disdicevole in un momento in cui non si possono perdere occasioni per i commercianti della zona che aspettano la bella stagione per poter lavorare in serenità.
03/06/2014
Iaia Capuzzello
Vice Coordinatrice Femminile
Movimento Regione Salento