TARANTO – «L’unica pecca di questa maggioranza è stata l’assenza di coesione». Mentre il sindaco Stefàno si appresta a varare la quarta Giunta del suo mandato, si intensificano gli incontri all’interno dei partiti per giungere ad una piena convergenza sui nomi. Tutti pronti, in attesa delle convocazioni per le consultazioni che però, dopo 5 mesi dall’annuncio di Stefàno, ancora tardano ad arrivare. Sull’argomento abbiamo ascoltato il parere del Presidente del Consiglio Comunale Gina Lupo.
Presidente, che idea si è fatta circa i ritardi con i quali si sta procedendo al rimpasto di Giunta?
«A mio avviso non si riscontrano problemi relativi alla tenuta della maggioranza. Piuttosto credo che qualche partito, ad esempio il Pd, ancora non abbia sciolto le ultime riserve, in merito ai nominativi da dare al sindaco per l’incarico di assessore. Stefàno aveva manifestato l’intenzione di voler riprendere al più presto gli incontri ma i contrasti interni ai partiti non gliel’hanno permesso».
Attualmente lei è “indipendente”…
«Si, mi ero affacciata all’Italia dei Valori ma non ho mai preso la tessera del partito. Vengo da un’esperienza con l’Udeur ma gli sviluppi a livello nazionale che hanno portato al passaggio nel centrodestra, mi hanno fatto cambiare parere».
Sarà chiamata in causa per la verifica di maggioranza?
«Sì, il sindaco mi ha convocata anche se al momento non so dire quando si terrà l’incontro. Credo voglia parlarmi di un progetto riguardante la creazione di un suo movimento che prevede il contestuale scioglimento delle liste civiche».
Cosa non ha funzionato nella Giunta targata Stefàno?
«A mio parere l’unica pecca di questa maggioranza è stata la mancanza di coesione. Secondo me i consiglieri senza partito avrebbero dovuto stabilire delle “amicizie” con gli altri esponenti, invece non è stato così».
E del referendum sulla creazione della “Regione Salento” che idea si è fatta?
«Qualche settimana fa mi è arrivata la richiesta del movimento referendario. Ho subito passato la documentazione a tutti i capigruppo per permettere a loro di avviare una discussione all’interno dei partiti. Non sono contraria ai referendum, ritengo che alla popolazione, quando necessario, debba essere sempre data facoltà di esprimersi. In questo caso posso dire che presenterò il prima possibile l’ordine del giorno in Consiglio».
f.m.
Taranto Sera 02/09/2010