Sulla proposta della Regione Salento un ragionamento lineare e propositivo è quello da sempre portato avanti dal presidente leccese Antonio Gabellone che sulla questione lascia intendere come lo spirito e la volontà manifesta a favore del referendum propositivo nascono da una esigenza dettata da un dato incontrovertibile: “se deve continuare il Baricentrismo, meglio la Regione Salento”, la sintesi del Gabellone pensiero.
Presidente Gabellone, allora questa Regione Salento ne vale la pena?
Credo che sia una strada da intraprendere e forse l’unica alternativa valida per difendere il nostro territorio se continuerà questa mortificante consuetudine da parte del Governo regionale in carica a penalizzare il Salento frenando l’elargizione di finanziamenti utili e indispensabili per fornire linfa vitale alla sopravvivenza stessa e alla crescita delle nostre comunità e del nostro territorio di riferimento. Che la Regione prosegua nella sua inclinazione baricentrica lo dimostrano fatti recenti (- battaglia giudiziaria sulla 275 – ndr) ed è anche dimostrato dai dati statistici che riguardano le ripartizioni delle risorse economiche destinate al territorio del Salento.
Quindi, meglio staccarsi da Bari e creare una Regione autonoma?
Ripeto se il Governo regionale che ha sede a Bari, non si convince a invertire la rotta e non ci convince che è meglio restare uniti e solidali, garantendo pari opportunità e dignità economica a tutto il territorio pugliese, allora bisogna scegliere e percorre altre strade. E la Regione Salento è una di queste, per consentire a questo territorio di farsi rispettare e di avere un’opportunità di crescita e di rilancio in più. Se avremo orecchie per intendere che è meglio rimanere una regione unica, ma con atti concreti e tangibile, bene. Altrimenti il progetto della Regione Salento continuerà ad andare avanti.
E quale sarà il ruolo della Provincia di Lecce se dovesse maturare il progetto della Regione Salento?
Sarà sempre quello di Istituzione legata al territorio e che si batte per la sua crescita, le sue problematiche e le sue esigenze. D’altro canto l’ultimo successo con la risoluzione della vertenza Fiat-Cnh ha messo in luce ancora una volto il ruolo di “faro” nelle politiche attive e del lavoro del Salento di quest’Amministrazione. Un ruolo di mediazione riconosciuto nel tempo anche dai sindacati, dalle associazioni datoriali, ancor prima dai lavoratori stessi, che a migliaia trovano per le loro vertenze occupazionali un riferimento autorevole nell’azione del Governo provinciale. La mia amministrazione continua a contraddistinguersi per l’intenso attivismo, e forse questo è motivo di forte preoccupazione per qualcuno, perché in grado di oscurare l’attività sonnolenta di ben altre e più importanti istituzioni che se non vogliono intervenire in maniera determinante sulle scelte decisive per il Salento, che almeno non ostacolino il nostro processo di autoaffermazione. Anche con la Regione Salento, se necessario.
Il Salentino 17/09/2010
di Vittorio Calosso