

Chi siamo
Il Movimento Regione Salento nasce il 5 agosto del 2010 dall’esigenza di rivendicare la vera identità del popolo salentino.
Chi siamo
Il Movimento Regione Salento nasce il 5 agosto del 2010 dall’esigenza di rivendicare la vera identità del popolo salentino.
La storia del Salento ha le proprie radici ben salde nella storia messapica e magno-greca; i territori delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, dunque la Terra d’Otranto, non sono collegabili come usi, costumi, e cultura con Bari e con la Daunia, a tal proposito è naturale il sentimento e la volontà di costituire una regione per diventare, così come recita il nostro slogan, “fabbri del nostro destino”.
Basta pensare che nel Salento vivono un milione e 800 mila persone ovvero più di Sardegna, Liguria, Marche, Abruzzo, Friuli, Trentino, Umbria, Basilicata, Molise, Valle d’Aosta e dunque rappresenterebbe già l’undicesima regione d’Italia.
Al centro dell’azione del Movimento Regione Salento c’è la volontà di sanare un’antica ferita, datata 29 dicembre 1947, causata da un accordo tra da Aldo Moro e da Palmiro Togliatti che cancellò, dinanzi all’Assemblea Costituente, il disegno di farlo diventare regione voluto da Giuseppe Codacci Pisanelli, non a caso padre putativo del nostro sogno.
Noi crediamo nel Federalismo liberale di Carlo Cattaneo, già inserito in Costituzione, per mettere in equilibrio poteri dello stato e amministrazioni locali, puntiamo dunque al Federalismo Fiscale perché è giusto che le aziende paghino le tasse dove producono il reddito.
La domanda che poniamo è una anche se ramificata in diverse sottodomande: come sarebbe oggi il Salento se 63 anni fa fosse nata la Regione Salento? L’autostrada sarebbe terminata a Bari? Collegamenti e Trasporti sarebbero uguali La questione xylella sarebbe stata gestita allo stesso modo? La controversia Tap avrebbe avuto altri risvolti? E potremmo continuare all’infinito collegandoci alle tante battaglie che abbiamo combattuto.
La storia del Salento ha le proprie radici ben salde nella storia messapica e magno-greca; i territori delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, dunque la Terra d’Otranto, non sono collegabili come usi, costumi, e cultura con Bari e con la Daunia, a tal proposito è naturale il sentimento e la volontà di costituire una regione per diventare, così come recita il nostro slogan, “fabbri del nostro destino”.
Basta pensare che nel Salento vivono un milione e 800 mila persone ovvero più di Sardegna, Liguria, Marche, Abruzzo, Friuli, Trentino, Umbria, Basilicata, Molise, Valle d’Aosta e dunque rappresenterebbe già l’undicesima regione d’Italia.
Al centro dell’azione del Movimento Regione Salento c’è la volontà di sanare un’antica ferita, datata 29 dicembre 1947, causata da un accordo tra da Aldo Moro e da Palmiro Togliatti che cancellò, dinanzi all’Assemblea Costituente, il disegno di farlo diventare regione voluto da Giuseppe Codacci Pisanelli, non a caso padre putativo del nostro sogno.
Noi crediamo nel Federalismo liberale di Carlo Cattaneo, già inserito in Costituzione, per mettere in equilibrio poteri dello stato e amministrazioni locali, puntiamo dunque al Federalismo Fiscale perché è giusto che le aziende paghino le tasse dove producono il reddito.
La domanda che poniamo è una anche se ramificata in diverse sottodomande: come sarebbe oggi il Salento se 63 anni fa fosse nata la Regione Salento? L’autostrada sarebbe terminata a Bari? Collegamenti e Trasporti sarebbero uguali La questione xylella sarebbe stata gestita allo stesso modo? La controversia Tap avrebbe avuto altri risvolti? E potremmo continuare all’infinito collegandoci alle tante battaglie che abbiamo combattuto.


Le battaglie
In questi dieci anni il nostro impegno è stato esemplare, abbiamo combattuto e combattiamo ogni giorno contro la politica Bari-centrica che ha penalizzato questo territorio.
Le battaglie
In questi dieci anni il nostro impegno è stato esemplare, abbiamo combattuto e combattiamo ogni giorno contro la politica Bari-centrica che ha penalizzato questo territorio.
Siamo scesi in campo e in piazza contro le trivelle, contro l’inquinamento dell’Ilva e di Cerano, contro Tap, abbiamo rivendicato le infrastrutture necessarie, dalla 275 al Frecciarossa, all’Alta Velocità, ai porti, ai porticcioli, abbuiamo chiesto collegamenti importanti che connettano il territorio all’Aeroporto del Salento, abbiamo chiesto strade sicure e combattuto per i Trasporti, la Sicurezza, il Buon Governo, la Sanità, lo Sviluppo Economico, l’Ambiente, abbiamo chiesto chiarezza sulla questione Xylella, non ci siamo mai fermati di fronte a nulla e mai ci fermeremo.
Siamo scesi in campo e in piazza contro le trivelle, contro l’inquinamento dell’Ilva e di Cerano, contro Tap, abbiamo rivendicato le infrastrutture necessarie, dalla 275 al Frecciarossa, all’Alta Velocità, ai porti, ai porticcioli, abbuiamo chiesto collegamenti importanti che connettano il territorio all’Aeroporto del Salento, abbiamo chiesto strade sicure e combattuto per i Trasporti, la Sicurezza, il Buon Governo, la Sanità, lo Sviluppo Economico, l’Ambiente, abbiamo chiesto chiarezza sulla questione Xylella, non ci siamo mai fermati di fronte a nulla e mai ci fermeremo.


Il Movimento oggi
Il nostro non è soltanto un movimento di scopo; abbiamo allargato i nostri orizzonti ed il raggio d’interesse e d’azione.
Il Movimento oggi
Il nostro non è soltanto un movimento di scopo; abbiamo allargato i nostri orizzonti ed il raggio d’interesse e d’azione.
Seppur la madre di tutte le battaglie rimane quella per l’Autonomia, il nostro intento è difendere, tutelare e valorizzare il Salento, motivo per cui abbiamo combattuto le varie battaglie.
Abbiamo stimolato la classe politica ad uscire fuori dalle logiche di immobilismo e “nonpuotismo” e continuiamo ad essere pungolo propositivo.
Prova del nostro pensiero e del nostro impegno continuo è il Manifesto del Movimento in cui esponiamo tutte le battaglie da combattere nel solo interesse di questa terra: Bari-centrismo, ambiente, turismo, infrastrutture e trasporti, il sociale, agricoltura, pesca, sviluppo economico, sanità, federalismo liberale e federalismo fiscale, cultura e identità, sicurezza, sport e amici a quattro zampe sono tanti i punti al centro della nostra azione.
Siamo presenti in ogni comune della provincia di Lecce con i nostri coordinamenti cittadini e siamo in espansione nel brindisino e nel tarantino.
Tra le fila dei nostri militanti ci sono diversi amministratori e possiamo vantare due sindaci, il professor Giovanni Casarano a Sogliano Cavour e il dott. Claudio Paladini a Veglie, ed anche un consigliere provinciale, Fernando Leone ex sindaco di Guagnano.
L’apice del nostro impegno, ma è solo l’inizio di un progetto che guarda lontano, lo abbiamo raggiunto con l’elezione del nostro Presidente Paolo Pagliaro in Consiglio Regionale nella Lista la Puglia domani, di cui adesso è Capogruppo nell’XI Legislatura della Regione Puglia.
Da qui ripartiamo verso nuovi ambiziosi e stimolanti obiettivi.
Seppur la madre di tutte le battaglie rimane quella per l’Autonomia, il nostro intento è difendere, tutelare e valorizzare il Salento, motivo per cui abbiamo combattuto le varie battaglie.
Abbiamo stimolato la classe politica ad uscire fuori dalle logiche di immobilismo e “nonpuotismo” e continuiamo ad essere pungolo propositivo.
Prova del nostro pensiero e del nostro impegno continuo è il Manifesto del Movimento in cui esponiamo tutte le battaglie da combattere nel solo interesse di questa terra: Bari-centrismo, ambiente, turismo, infrastrutture e trasporti, il sociale, agricoltura, pesca, sviluppo economico, sanità, federalismo liberale e federalismo fiscale, cultura e identità, sicurezza, sport e amici a quattro zampe sono tanti i punti al centro della nostra azione.
Siamo presenti in ogni comune della provincia di Lecce con i nostri coordinamenti cittadini e siamo in espansione nel brindisino e nel tarantino.
Tra le fila dei nostri militanti ci sono diversi amministratori e possiamo vantare due sindaci, il professor Giovanni Casarano a Sogliano Cavour e il dott. Claudio Paladini a Veglie, ed anche un consigliere provinciale, Fernando Leone ex sindaco di Guagnano.
L’apice del nostro impegno, ma è solo l’inizio di un progetto che guarda lontano, lo abbiamo raggiunto con l’elezione del nostro Presidente Paolo Pagliaro in Consiglio Regionale nella Lista la Puglia domani, di cui adesso è Capogruppo nell’XI Legislatura della Regione Puglia.
Da qui ripartiamo verso nuovi ambiziosi e stimolanti obiettivi.

