E’ con grande disappunto che seguiamo il destino di migliaia di coltivatori e produttori di angurie del Salento, colpiti da una crisi senza precedenti che ha soffocato un settore dal potenziale di 40 milioni di euro.
Il Movimento Regione Salento prende atto del danno irreversibile per l’economia del settore e invoca adeguate azioni di risarcimento per colmare le gravi perdite di prodotto che si sarebbero certamente evitate con un’azione di informazione adeguata e destinata al mercato locale.
Se la Regione Puglia, per esempio, avesse accolto l’invito a promuovere il consumo a km zero anche attraverso precisi accordi con la grande distribuzione tante falle non si sarebbero aperte, ma ormai è evidente che a fine luglio la stagione è tramontata e la stragrande maggioranza del prodotto è perduta.
Certo la crisi riguarda il consumo del nostro prodotto nei mercati del nord, ma la giusta attenzione del mercato locale avrebbe comunque attenuato i danni. Soprattutto se pensiamo al paradosso per il quale può capitare che sulle nostre tavole vengano consumate angurie provenienti dalla Grecia o dalla provincia di Latina, mentre le angurie salentine sono lì a marcire nei campi.
Ecco perché, schierandoci al fianco di coltivatori, produttori e associazioni di categoria intendiamo dar forza con le nostre battaglie alle iniziative messe in atto da Coldiretti e Confederazione italiana Agricoltori al fine di ottenere garanzie e tutele dai governi centrali.
Così come l’Unione Europea si è immediatamente prodigata per l’emergenza che ha riguardato i cetrioli così anche per le angurie si riconoscano misure coerenti, con pari dignità nello stanziamento delle risorse che dovrebbero ammontare a non meno di 80-90 milioni di euro, comprendendo nello schema anche il caso delle pesche e delle nettarine dell’Emilia Romagna che, siamo sicuri, sapranno fa da traino all’azione di risarcimento che riguarda anche le aziende del Salento.
Il problema, lo abbiamo già evidenziato, è anche di concorrenza internazionale e su questo bisogna essere chiari: i prodotti salentini sono genuini e sicuri, ma non possiamo essere i soli a dirlo, occorre che le istituzioni territoriali facciano la loro parte, promuovendo, per tempo, azioni di sensibilizzazione e promozione a livello locale e anche oltre confine.
Occorre riportare la giusta attenzione su settori vitali della nostra economia e della nostra storia.
22/07/2011
di Ufficio Stampa
Movimento Regione Salento