Cari amici, il 5 agosto è un giorno da festeggiare e da ricordare.
Un anno è passato dalla costituzione del Movimento Regione Salento, un anno da incorniciare perché ricco di entusiasmo e di risultati ottenuti grazie al sostegno di migliaia di giovani, donne e uomini che credono nel proprio futuro e in quello dei loro figli.
Quando l’avventura è iniziata non potevamo immaginare che ci avrebbe portato fin qui, in così poco tempo. Nessuno di noi avrebbe pensato che l’orgoglio di essere figli di questa terra e la speranza di un futuro migliore si sarebbero sposati in un progetto politico, così limpido, diverso e ricco di novità.
Oggi, con l’impegno quotidiano che tanti di noi non hanno mai risparmiato, il nostro territorio è cresciuto nella sensibilità rispetto ad alcuni temi di scottante attualità ed è certamente migliore anche nell’immagine esterna e che stiamo riuscendo a proiettare tanto che molti guardano al Salento come a un luogo in cui è possibile lavorare, sognare, vivere, nonostante le mille problematiche che ben conosciamo e che rappresentano, infatti, il cuore delle nostre battaglie. Un luogo da desiderare e non da abbandonare, fuggendo via perché ingrato. Un luogo nel quale quelli come noi che hanno qualcosa da dire e da fare possano farla, e farlo da protagonisti.
Ma ciò ad un patto! Che si possa realizzare il sogno della Regione Salento, sogno cullato per mezzo secolo e mai tradotto in realtà, ma che oggi abbiamo riportato al centro della scena. Senza retorica, ma con la semplicità di chi opera con coraggio e amore, senza un tornaconto a buon mercato.
Il Movimento Regione Salento ritiene possibile quella che qualcuno considerava una semplice utopia, e cioè la costituzione di una Regione che, mettendo insieme i territori di Brindisi, Lecce e Taranto potesse costituire una realtà di governo innovativo ed efficace come la nostra gente ci chiede, senza le pastoie di una burocrazia incancrenita e di una politica arroccata sui soliti privilegi.
Noi siamo liberi e il nostro Movimento lo dimostra, non abbiamo “potere” da dispensare, ma idee, passione e progetti da realizzare, per il bene delle nostre comunità, anche di coloro che fanno finta di non condividere la nostra battaglia, ma che guarda caso ripetono spesso quello che noi diciamo da tempo, peccando evidentemente di originalità e di coerenza ma dandoci conferma della bontà del nostro progetto.
E’ stato un anno fatto di emozioni, un tempo fra i più belli mai vissuti, fatto di incontri, adunate, relazioni con i cittadini e le istituzioni. Un tempo fatto di iniziative, di attività di comunicazione, di provocazioni, lotte e nuove proposte, perché noi non siamo e non vogliamo essere l’antipolitica , ma la politica nuova e diciamo anche come vogliamo essere tutto questo.
Un anno, quello appena trascorso, nel quale grazie al Movimento abbiamo conosciuto tanti nuovi amici, persone con le quali abbiamo condiviso idee e tensione politica, con le quali abbiamo stretto un patto d’onore, come pochi fanno oggi.
Tutti voi che onorate il Movimento della vostra presenza sapete quali difficoltà abbiamo incontrato ed affrontato, a volte saltando l’ostacolo, a volte buttandolo giù, ma non rinunciando mai a proseguire la nostra corsa, perché troppo forte è la motivazione posta al traguardo.
Da questa stagione parte la semina per uno straordinario raccolto i cui frutti resteranno sul territorio per arricchirlo e farlo crescere.
Il Movimento è una sentinella posta a difesa e tutela del Salento, troppe volte offeso e tradito da politiche miopi, e strategie sperequative e distratte dai centri di potere. Il Movimento ha sollecitato e spinto il territorio a guardarsi allo specchio e a riflettere un’immagine più degna di sé, ha stuzzicato gli amministratori, denunciato sprechi, costruito una nuova visione di insieme dei sistemi territoriali, ha pizzicato chi dormiva sugli allori e richiamato all’ordine chi doveva vegliare sul destino di questa terra.
Non c’è alcun rammarico per tutto il tempo speso e sottratto al nostro lavoro, alle nostre famiglie e ad altre attività e non ci sarà mai alcun passo indietro nonostante i tentativi della “Casta” di tenere bassa la guardia nei confronti del caso Salento che per noi rappresenta la nostra casa, la nostra passione, la nostra ragione di vita.
A chi ci ha accusati di essere leghisti abbiamo risposto con un forte amor di patria, intonando l’inno di Mameli e guardando ad una riorganizzazione calibrata del sistema delle autonomie, immaginando e motivando un progetto di un’Italia delle 30 regioni senza le Province e altri carrozzoni inutili dimostrando di avere voglia di cambiamento e idee per realizzarlo. Non ci siamo mai chiusi nel nostro recinto.
In questi dodici mesi abbiamo costruito, però, una rete di laboratori a servizio della democrazia, coprendo fisicamente il territorio di Lecce, Brindisi e Taranto e correndo dietro alle richieste dei cittadini per sventare i rischi di soprusi e abusi, verso l’ambiente e il paesaggio.
Abbiamo comunicato il perché della nostra sfida e abbiamo ricevuto l’apprezzamento e l’adesione di tutti con un riconoscimento che nelle scorse ore è arrivato anche dai presidenti delle tre province salentine. Del resto in più di un’occasione il Movimento Regione Salento aveva incoraggiato i presidenti delle province di Terra d’Otranto a tenere duro, a proseguire sulla strada della rivendicazione territoriale a credere nell’idea di una Salento forte, pregandoli di avere sempre maggiore coraggio e maggiore tenacia, perché la battaglia è difficile ma è la battaglia di tutti.
Oggi, spegnendo la prima candelina della nostra nuova vita, abbiamo scoperto il gusto della politica intesa come servizio e partecipazione e siamo pronti, insieme ai nostri tesserati,simpatizzanti e sostenitori e fare quello che abbiamo promesso fare grande il Salento, in Italia e in Europa, disegnando i destini della nostra terra e delle nostre famiglie.
06/08/2011
di Marco Renna
Portavoce
Movimento Regione Salento