Ci vuole coraggio per cambiare veramente, ed è quello che è mancato anche a questo Governo, il quale ha presentato una manovra parziale e non ancora soddisfacente che puzza di minestra riscaldata con ingredienti vecchi.

Il Governo Monti ha la grande opportunità di imprimere una sterzata decisiva per il futuro dell’Italia ma per farlo deve compiere alcuni passi fondamentali e soprattutto compierli fino in fondo, come lavorare ad urgenti riforme istituzionali per combattere tutte quelle sacche di sprechi che rallentano la crescita del nostro paese.

Ma per dire basta agli sprechi e invertire la rotta si deve portare fino alle estreme conseguenze la volontà di abolizione delle Province attraverso un provvedimento di riforma costituzionale e parallelamente guardare nella direzione di un nuovo regionalismo.

Quello che il Movimento Regione Salento dice da sempre, per un Italia senza Province, senza enti inutili, agenzie partecipate, società miste, consorzi, unità di bacino e mille formulette che spesso nascono per compensare questa o quella velleità politica.

Non c’ è più tempo da perdere, ecco perché noi abbiamo già fatto pervenire al Governo Monti il nostro modello per un nuovo regionalismo italiano che non prevede controindicazioni e che costituisce, invece, un metodo di responsabilità democratica per governare meglio il territorio, abbattere i costi delle pubbliche amministrazioni e determinare azioni concrete per lo sviluppo e la crescita dell’Italia, affinché possa viaggiare tutta intera ad alta velocità.

L’Italia deve ripartire e per farlo deve ricominciare dalle Regioni che sono la vera fornace della spesa. Nuove Regioni a misura di territorio e di cittadino partendo da nuovi statuti capaci di ribaltare le prospettive del passato e porre rimedio alle lentezze burocratiche e ai privilegi della classe dirigente.

Un regionalismo risorgimentale per un futuro che rischia di sfuggirci.

05/12/2011
di Ufficio Stampa
Movimento Regione Salento

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