E’ notizia di questi giorni, che il consiglio regionale ha finalmente regolamentato alcune situazioni a dir poco anomale in merito alla situazione abitativa popolare IACP Se da oggi infatti si provvederà ad assegnare un alloggio appropriato in base alle esigenze reali di un nucleo familiare più o meno numeroso, oppure a privilegiare ai piani terra tutti i casi in cui vi sono disabilità motorie, si provvederà anche a stabilire una graduatoria in base all’effettiva situazione economica dei richiedenti, difatti molti inquilini non solo non sono a reddito zero o a reddito sufficientemente basso per poter essere assegnatari di un alloggio,ma vi sono casi in cui addirittura mancano tali requisiti e si hanno assegnatari con attività commerciali ben avviate, case al mare o altre forme di reddito, mentre chi realmente necessita di un alloggio rimane in attesa anche per decenni. Ma qual’è la situazione abitativa popolare (e non solo) nella nostra città?

Ebbene il MRS ritiene opportuno sollecitare la pubblica amministrazione e lo IACP affinchè venga effettuata una mappatura di tutti gli edifici, nonchè di tutte le unità abitative ” popolari” che versano nel più profondo degrado e abbandono e di tutte quelle abitazioni che se pur private necessitano di interventi di manutenzione e che sono occupate nel più delle volte abusivamente da persone indigenti e senza tetto della nostra città. Il MRS pertanto attraverso il suo coordinatore chiede con forza una soluzione a tale problema non essendo il caso di via archimede l’unico tragico evento accaduto, ma bensì l’ultimo nel giro di poco tempo.

Ad aumentare la preoccupazione infatti vi sono molti casi di estremo pericolo per l’incolumità degli inquilini e di tutti coloro che a vario “titolo” occupano tali appartamenti e che purtroppo ad oggi restano irrisolti. A questo proposito il movimento si rende portavoce di un caso particolarmente grave avvenuto circa due mesi fa; riguarda un’abitazione popolare del sig. Vincenzo che vistosi crollare addosso parte del solaio (fortunatamente senza gravi conseguenze per la propria incolumità) si vede costretto a convivere dentro la sua abitazione con impalcature messe a sostegno in tutte le stanze a tutela del solaio. Il sig. Vincenzo effettuato il reclamo, ad oggi non ha visto ancora nessun intervento risolutivo per il suo alloggio. Pertanto dobbiamo necessariamente attendere il peggio per per poter intervenire definitivamente senza mettere a repentaglio l’incolumità altrui ?

01/04/2014
Pierluigi Imperato
Coordinatore Cittadino di Lecce
Movimento Regione Salento

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