Umberto Fanuzzi- Elaborazione del 4/4/2011 –Cantiere Regione Salento

Documento di analisi e verifica preliminare dell’impatto prodotto sulle risorse pubbliche in termini di economie realizzabili nel finanziamento dei costi di funzionamento della Regione Puglia e delle Province Salentine ad avvenuta costituzione della Regione Salento.

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In via preliminare, è opportuno procedere all’analisi storica dei dati consuntivi di bilancio della Regione Puglia al fine di confrontarli con quelli previsionali definibili per la nuova Regione Salento.

Prima di esporre i dati elaborati per la determinazione dei costi-obiettivo previsti per il funzionamento della Regione Salento, è opportuno sintetizzare le principali ipotesi-base in riferimento alle quali sono stati determinati detti costi. In particolare:

– in attesa della definitiva applicazione ed operatività delle nuove norme definite nei decreti attuativi del federalismo fiscale riguardante le Regioni, nella determinazione dei valori si è fatto riferimento alla struttura contabile risultante dal bilancio consuntivo della Regione Puglia riferito all’anno 2009;

– i costi sono stati ripartiti per funzioni secondo la classificazione degli stessi indicata dalle Raccomandazioni U.E. riclassificando, per fini di omogeneità, quelli della Regione Puglia, che si riferiscono al consuntivo dell’anno 2009, così come riportati nel documento predisposto ai sensi dell’art.19 bis del DL n. 135/2009 dal COPAFF;

– nella determinazione del costo complessivo annuo di funzionamento, si è assunto il valore medio consuntivato nel 2009 da alcune delle Regioni a Statuto Ordinario “virtuose” (Lombardia, Veneto, Marche), mentre, per la quantificazione dei costi delle relative funzioni, si sono considerati i valori di dette Regioni adattando alcuni di essi alla realtà territoriale e socio-economica salentina. Inoltre, va ribadito che i valori per funzione determinati per la Regione Salento rappresentano parametri-obiettivo poiché consentono il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario e l’osservanza dei principi base fissati dal T.U. degli Enti Locali n.267/00 per la gestione degli enti pubblici (efficacia/efficienza/economicità delle prestazioni funzionali e di servizio);

– la popolazione residente considerata per determinare il costo pro-capite, indicatore prescelto data la sua significatività rappresentativa, è stata pari a 4.084.035 per la Regione Puglia e a 1.797.299 per la regione Salento ( anno di riferimento 2009).

Tavola di confronto dei Costi di Funzionamento per funzioni- Regione Salento vs.Regione Puglia

Tipologia dei costi per funzione/servizio costo pro-capite per residente.
Spesa per funzione Regione Salento Regione Puglia

1. Servizi Generali 85 125,51
fra cui: personale in base al rapporto 0.70 con totale popolazione per 1.000 abitanti pari a 1260 unità 30 48,56 ( ca. 3440 unità)

2. Affari economici 505 481,42
fra cui:
– attività produttive 265 239,5
– trasporti e comun. 240 241,92

3. Protezione dell’Ambiente 62 57,53

4. Abitazione ed Assetto Territorio 70 62,27

5. Attività Ricreative/Culturali/Sport 21 18,69

6. Istruzione e Formazione profes.  67 59,44

7. Protezione Sociale 40 34,02

8. Sanità 1440 1822,99

Totale Complessivo Spese
(pari a – 14.10% rispetto a Regione Puglia) 2290 2665,87
di cui:
Spese in conto Capitale 225 185,04

Note di commento
Dal confronto fra i dati esposti possono trarsi alcune valutazioni circa la struttura e l’incidenza delle diverse tipologie dei costi sia a livello totale che per natura (spese correnti-spese in conto capitale) e per destinazione (funzioni–settori) che possono così sintetizzarsi:

– con riferimento alla struttura dei costi:, la minore incidenza delle spese generali previste per la nuova Regione per effetto del minor peso del costo del personale il cui costo unitario per abitante è rispettivamente pari a Euro 30 (contro 48,56 della R. Puglia). Le economie derivanti da ciò sono state destinate ad impinguare i capitoli di spesa correlati alle esigenze dello sviluppo economico, della salvaguardia del territorio e dell’ambiente nonché della formazione professionale ed universitaria e del welfare;
– relativamente all’ ammontare delle spese destinate allo sviluppo, inteso composto da quelle specificatamente riferite alle attività produttive, all’istruzione e formazione, alla protezione dell’ambiente ed assetto del territorio, ai trasporti ferroviari ed ai beni culturali e naturali oltre che alle spese in conto capitale, la loro incidenza sul totale delle spese, compresa quelle in conto capitale, è pari al 30.74% corrispondente ad una spesa per abitante di euro 704 contro il 24.82% della Regione Puglia pari ad euro 661,72; l’incremento del valore unitario della spesa per lo sviluppo è, pertanto, di circa il 7%.
E’ opportuno, a questo proposito, evidenziare i dati della ricerca condotta dal Centro Studi Sintesi, recentemente pubblicati dal “Sole 24Ore”, riferiti ai parametri misuratori dell’impatto prodotto sulla situazione economico-sociale dagli interventi che le singole Regioni hanno realizzato nell’ultimo decennio nei settori dell’ambiente, delle dinamiche economiche, del mercato del lavoro, dell’istruzione, della “governance”. In base a tali parametri, è risultato che la Regione Puglia occupa la 17esima posizione con alle sue spalle le regioni Sicilia, Calabria e Sardegna registrando un valore relativo ben al di sotto del valore 100 determinato quale media nazionale. A tale proposito, è utile evidenziare anche i dati della ricerca condotta dall’Ufficio Studi CGIA Mestre che, con riferimento ai bilanci regionali, ha quantificato l’ammontare delle spese per destinazione registrato per gli anni 2001 e 2008 da cui risulta,per la Regione Puglia, che nel 2008, a fronte dell’incremento delle “ spese per amministrazione generale” per E/ml. 19,300, quello relativo alle “spese in campo economico” e delle “ spese per il trasporto” è diminuito rispettivamente di E/ml. 38,500 e 40,700; inoltre, determina l’incremento delle “ spese sanitarie” perE/ml 31,800 e di quelle “ correnti” per E/ml 22,000 mentre quelle “totali” presentano un incremento di E/ml 6,600.

Considerazioni specifiche devono farsi per la sopradetta incidenza della spesa sanitaria che per la Regione Puglia è risultata nel 2009 pari a Euro/abitante 1.822,99, circa il 68.35% del totale dei costi, ( con un incremento del 18.55% rispetto al 2007 che era risultata pari a E/pro-capite 1.537,76). Come è noto, il Governo ha obbligato la Regione a ridurre drasticamente l’ammontare complessivo di tale spesa a fronte delle risorse governative rese disponibili per i prossimi anni, pena il commissariamento di tale funzione/servizio. La Regione ha provveduto a proporre consistenti interventi limitativi del livello della spesa accolti dallo Stato per ora quantificati in 450 ml/E.. Il parametro unitario per abitante utilizzato per la Regione Salento, pari a euro 1.440, è riferibile in prima approssimazione all’effetto prodotto dalle riduzioni proposte oltre che ad ulteriori economie di gestione che rappresentano obiettivo primario della Regione Salento ;

– con riferimento all’incidenza unitaria per residente del totale dei costi di funzionamento, la stessa risulta, per la Regione Salento, pari a euro 2.290 contro euro 2.666 della Regione Puglia con economie di spesa ( minore costo) pari a euro 376 corrispondente al -14.10%. Quelli riferiti ai costi riferibili più strettamente attinenti al funzionamento, per la regione Salento, sono pari a euro 1.586/anno contro euro 2.004/anno (- 20.86%) della Regione Puglia e quelli riferibili allo sviluppo socio-economico sono maggiori per la Regione Salento per E./anno 62 pari a + 6.34 punti percentuali.

In sintesi, l’elaborato pone in evidenza :
– il significativo contenimento previsto per la Regione Salento delle spese generali particolarmente individuate nel costo del personale;
– la maggiore consistenza per la nuova Regione delle spese destinate al sostegno ed allo sviluppo delle attività economiche e produttive oltre che maggiori risorse da destinare alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente;

– la contrazione della spesa sanitaria della Regione Salento determinata tenendo conto del contenimento dei costi imposto dal Governo alla Regione Puglia mediante la riduzione del numero dei posti letto e tenendo presente i risultati pubblicati dalla Corte dei Conti nel luglio 2010 con la Relazione sulla gestione dei bilanci degli anni 2007-2008-2009 delle Regioni riferiti alle Regioni a Statuto Ordinario. Pertanto, nella sua determinazione si è tenuto conto ,oltre che alla determinazione dell’organico effettivamente indispensabile per operare con efficacia e con costi di funzionamento direttamente correlati con un efficace ed efficiente livello di operatività gestionale, della contrazione delle spese da sostenere per acquisto dei beni. In particolare, ci si riferisce a quelle relative ai prodotti farmaceutici risultate pari al 45.90% del totale contro 41.29% delle Regioni a Statuto Ordinario, ai materiali diagnostici pari al 14.64 % del totale contro l’11.97 % delle R.S.O. Inoltre, per la Regione Salento, si è quantificato il costo del personale pro-capite per abitante in E. 500 ( 34.7% del totale spesa sanitaria pro-capite) mentre, per la Regione Puglia lo stesso oggi è pari ad E.650 ( 35.65% del totale spesa sanitaria pro-capite);

– relativamente al totale dei costi di funzionamento , si realizzeranno economie di spesa pari al 14.10% rispetto al consuntivo della Regione Puglia nonostante i consistenti incrementi considerati all’interno delle diverse tipologie di spesa particolarmente quelle destinate allo sviluppo ed al miglioramento del sistema di infrastrutture materiali ed immateriali di base.

Sulla base dei dati ora esposti, è possibile effettuare l’analisi degli effetti producibili sull’ammontare delle risorse pubbliche oggi destinati al soddisfacimento dei fabbisogni necessari per assicurare operatività alla Regione Puglia ampliando la stessa analisi alla quantificazione delle attuali esigenze finanziarie da soddisfare per consentire il funzionamento delle Province di Taranto, Brindisi, Lecce.

L’obiettivo è quello di quantificare le economie complessivamente conseguibili in termini di minori costi di funzionamento rispetto a quelli caratteristici della attuale configurazione istituzionale con la costituzione della nuova Regione Salento.

Pertanto, preliminarmente, si è provveduto ad assumere per la nostra analisi il costo pro-capite della struttura operativa della Regione Puglia risultante dal consuntivo di bilancio al 2009 ed il costo pro-capite determinato per la Regione Salento così come determinati in precedenza. Successivamente, quale prima ipotesi di lavoro connessa con la soppressione delle Province e l’introiezione delle sue funzioni all’interno della nuova Regione Salento, è stato determinato il costo pro-capite riferito solamente, nell’ambito del costo complessivo relativo alle spese correnti, alle spese del personale utilizzato all’interno della funzione “ amministrazione, gestione e controllo” dalle tre province salentine (per le quali si è provveduto anche a quantificare il totale delle spese correnti) calcolandolo, quindi, a livello di ciascuna provincia con riferimento agli ultimi bilanci definitivi disponibili riferiti agli anni 2008 e 2009 determinando, quindi, il valore unitario medio delle tre province, e, quale seconda ipotesi di lavoro, si è operato nel determinare, negli stessi termini ora detti, il costo relativo all’altra parte del personale impiegato in altre funzioni operative. Va rilevato che, per entrambe le ipotesi di lavoro considerate, assumono rilevanza i trasferimenti sia per spese correnti che in conto capitale cui la Regione Puglia dà luogo a fronte delle funzioni delegate alle province. Essi sono ammontate complessivamente per gli anni 2008 e 2009 mediamente ad E. 197.031.570 (correnti) ed E. 245.674.629 ( conto capitale) per un totale di E. 442.706.199 con un’incidenza pro-capite per residente pari ad E. 108,40, già compreso nel costo totale pro-capite quantificato nella prima parte del presente elaborato in E. 2.666 che, pertanto, dovrà essere rettificato eliminando l’ importo unitario relativo ai trasferimenti e rapportandolo alla popolazione residente nelle tre province salentine. Infatti, tali trasferimenti, con la ipotizzata soppressione delle province, non hanno più motivo di sussistere poiché le attività finanziate verrebbero svolte direttamente dalla nuova Regione. Differentemente vanno considerati i trasferimenti che attualmente effettuano le province a favore di terzi che, al contrario, permangono quali impegni in testa alla nuova Regione. Gli importi come sopra determinati sono stati confrontati con i costi di funzionamento previsti per la nuova Regione, determinati sulla base della definizione di una pianta organica adeguata a svolgere tutte le funzioni essenziali allo scopo di quantificare le economie realizzabili dall’attuazione del nuovo organismo istituzionale, la Regione Salento. Prima di illustrare i risultati ottenuti, è opportuno, infatti, precisare che la nuova realtà regionale nasce per realizzare, non solo gli obiettivi e le finalità autodeterminati del proprio sviluppo socio-economico che sono alla base del Movimento Regione Salento, ma, soprattutto, per adottare un modello di governance finalizzato alla riduzione dei costi dell’amministrazione pubblica, della burocrazia e della politica.

Se è certamente vero che la costituzione della nuova Regione produrrà la formazione di costi e, per la copertura degli stessi, la necessità di disporre di adeguate risorse finanziarie, è altrettanto inconfutabile che da tale nuova realtà e dai suoi principi costitutivi scaturiranno effetti significativi in termini di risorse pubbliche che si vengono a “liberare” sia per il conseguente necessario ridimensionamento della struttura organizzativa della Regione Puglia che dalla soppressione delle tre province salentine. Il nuovo assetto istituzionale che sarà attivato produrrà una situazione di forte equilibrio fra risorse disponibili e fabbisogni e prestazioni di servizi di livello più che soddisfacente anche sotto l’aspetto della qualità e, soprattutto, dell’economicità delle attività svolte e dell’ottimizzazione degli utilizzi di risorse pubbliche.

Tutto ciò precisato, si procede ad illustrare la metodologia adottata ed i calcoli effettuati di seguito allo scopo di evidenziare e quantificare le eventuali economie emergenti dalle ipotesi considerate. Nello specifico:

— sulla base del metodo adottato per la quantificazione dei costi delle strutture regionali pugliese e salentina, innanzi tutto si evidenzia che, a fronte dei nuovi fabbisogni finanziari derivanti dall’operatività della nuova Regione, sussiste una riduzione più che consistente di quelli che oggi sono sostenuti dalla Regione Puglia la cui struttura organizzativa e consistenza economico-finanziaria da dedicare alle sue prestazioni di servizio dovrà adeguarsi alle nuove dimensione della popolazione residente nelle tre province di BA/BAT/FG che sarà pari a 2.286.736 unità rispetto agli attuali 4.084.035 unità residenti. Ove si proceda alla riquantificazione del costo complessivo della futura Regione Puglia, assumendo il costo totale unitario pro-capite risultato per l’anno 2009, pari a E. 2.666 (vedi elaborazione precedentemente esposta), esso, rapportato al nuovo numero dei residenti, risulterebbe pari a E. 6.101.770.176 contro l’attuale costo complessivamente pari a circa E: 10.876.000.000 con un minor costo di circa E. 4.774.230.000. Tale importo, rapportato al costo pro-capite di E. 2.290 ed al complessivo della nuova Regione Salento, quantificato in E. 4.115.814.710, fa emergere un minor costo per tutto il sistema di finanza pubblica e, quindi, un economia di spesa per circa E. 658.415.290  (4.774.230.000-4.115.814.710).

— relativamente ai costi di funzionamento delle tre province salentine, come già detto, si è fatto specificatamente riferimento ai risultati di bilancio degli anni 2008 e 2009 individuando,come precisato, quale prima ipotesi di lavoro, quelli relativi alle spese per il personale utilizzato nella funzione “ amministrazione, gestione e controllo” e, all’interno di questa, quelli riferiti alle spese del personale consuntivate per gli “organi istituzionali, partecipazione e decentramento”, “segreteria generale, personale ed organizzazione”, “altri servizi generali” escludendo quelle spese sostenute per il personale operante nell’ambito della detta funzione he svolge attività di sostegno ad altre funzioni svolte dalle amministrazioni provinciali ( gestione economico-finanziaria, gestione entrate tributarie, gestione beni patrimoniali e demaniali, ufficio tecnico, servizi di assistenza tecnico-amministrativa per altri enti).

Occorre preliminarmente precisare che, nell’ambito della struttura organizzativa degli enti provinciali, sono presenti altre funzioni “base”, delegate dall’amministrazione centrale e regionale, quali le funzioni: istruzione pubblica; cultura e beni culturali; settore turistico e sportivo; trasporti; gestione del territorio e tutela ambientale; settore sociale;sviluppo economico e mercato del lavoro. Nell’elaborazione che segue tali funzioni e quelle prima specificate presenti nella funzione “ amministrazione, gestione e controllo” sono state considerate permanenti nell’assetto organizzativo della nuova Regione, anche se andrebbe verificato l’effettivo grado di efficienza/efficacia/economicità con cui operano le attuali strutture organizzative provinciali ed, in prospettiva, il miglioramento di questo connesso alla unificazione delle funzioni all’interno della organizzazione operativa della nuova Regione Salento.

Dai dati di bilancio 2008 e 2009 delle tre province rideterminati in base ai loro valori medi annui, risulta quanto segue (/000):
Provincia Importi di spesa, spese correnti: di cui  funzione amministrazione gestione controllo spese personale di cui Organi istituz. Segreteria gen. Servizi gen.
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Taranto 77.316 18.029 1.164 3.900 420
Brindisi 52.943 13.871 1.359 2.593 530
Lecce 103.588 27.438 1.284 2.948 620
Totale 233.847 59.338 3.807 9.441 1.570
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Totale spese tre province: 14.818
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Rapportando gli importi totali al numero dei residenti nelle tre province che nel 2009 è pari a 1.797.299 e che la popolazione residente per provincia nello stesso anno risulta essere. Taranto 580.538; Brindisi 402.370; Lecce 813.891, si ottiene il seguente costo medio per residente in euro pro-capite per provincia ed in totale per tutte e tre le province:

Province spese correnti spese personale di cui Organi istit. Segreteria gen. Servizi gen.
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Taranto: 133,18 31,06 2,00 6,72 0,72
Brindisi 131,58 34,47 3,38 6,44 1,32
Lecce 127,28 33,71 1,58 3,62 0.76
Totale 130,11 33,02 2,12 5,25 0,87
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Totale spesa pro-capite/province 8.24
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Con riferimento al numero dei dipendenti per provincia e totale per tutte e tre, la situazione risulta essere la seguente:
Taranto n. 427; Brindisi n. 503; Lecce n. 758 per un totale di 1.690 unità con un costo medio annuo lordo pari a: TA E. 42.222; BR E. 27.576 ( il dato è influenzato dalla mancata considerazione del costo di quattro collaboratori di staff per un importo complessivo per circa E/ 000/annuo 500; LE E. 36.198 e per tutte e tre le province E. 35.111.

Assumendo questo ultimo valore medio del costo del personale (euro 35.111) e rapportandolo al costo complessivo prima indicato quale somma dei costi sostenuti per gli “organi istituzionali, segreteria generale e servizi generali”, pari ad E./000 14.818 , si ottiene un numero di addetti presenti nell’ambito di dette funzioni pari a 422 unità ( circa il 22.5% del totale unità impiegate) .

Le sopradescritte elaborazioni indicano che, ove si procedesse alla costituzione della nuova Regione, le funzioni ora considerate verrebbero accorpate nell’ambito della nuova struttura organizzativa regionale con un’economia in termini di costi totali di E. 14.818.000 e pro-capite per residente di E. 8,24 e con una struttura organizzativa ridotta a 1.268 unità contro le attuali 1.690 unità.

Ovviamente l’esercizio di tali funzioni deve essere assicurato anche dalla nuova Regione che, però, può determinarlo conseguendo economie nel costo e nel numero di unità da impiegare, oggettivamente sovrabbondanti rispetto alle attività da svogere. In tal caso, è ipotizzabile che il numero delle unità adeguato a svolgere tali funzioni potrebbe essere ridotto di almeno due terzi dell’attuale; ciò porterebbe a quantificare, a valori immutati rispetto a quelli prima quantificati, alla seguente situazione: costo complessivo rideterminato pari ad E. 4.939.335; numero di unità operative 140.

In termini complessivi, l’attuale ammontare delle spese correnti di funzionamento delle province “assorbito” all’interno dei costi di funzionamento della nuova Regione Salento, sarebbe superiore ed il suo nuovo ammontare sarebbe pari a E.(233.847.000 –9.878.665=) 223.968.335 con un’incidenza pro-capite di euro 130,25- 5,50 = 124,75.

Riprendendo i costi unitari pro-capite prima evidenziati per la Regione Puglia e per la Regione Salento e considerando quelli quantificati per le tre province, si ottiene, considerando il ridimensionamento della struttura della Regione Puglia e la soppressione delle tre province salentine, ed il conseguente trasferimento delle loro funzioni alla nuova Regione, il seguente quadro di dettaglio:

costo pro-capite tot.regione costi correnti pro-capite tre province ante post
Regione Puglia 2.666 2.666
Regione Salento 2.290 124,75
Province TA/BR/LE 130,25

Applicando i parametri ora evidenziati alla popolazione interessata, si ottiene:

Costo complessivo della nuova Regione Puglia al netto dell’incidenza dei trasferimenti alle province salentine rapportata alla sua popolazione ( pari a E. 194.108.292) E. 5.907.661.884
Costo complessivo della nuova Regione Salento 4.115.814.710
Costo complessivo delle spese correnti per funzioni  provinciali trasferite alla nuova Regione Salento al netto della riduzione dell’organico della funzione “ organi istituzionali, segreteria generale, servizi generali” 223.968.335
Totale costo previsto 10. 247.444.929

Allo stato attuale detta situazione risulta essere la seguente:

Costo complessivo della Regione Puglia E. 10.876.000.000
Costo complessivo per spese correnti delle tre province 233.847.000
Totale costo attuale 11.109.847.000

Confrontando gli importi sopra riportati (E. 11.109.847.000 – 10.247.444.929), risulta  un’economia di spesa pari a E. 862.402.071  importo che rappresenta il risparmio di risorse pubbliche derivanti dall’istituzione della nuova Regione e dalla soppressione delle tre province salentine per le quali ci si è limitati a considerare solo la struttura delle spese correnti.

I dati fin qui elaborati rappresentano una proiezione parziale di quanto in effetti può avvenire quando la costituzione della Regione Salento sarà effettivamente effettuata. Infatti in termini di assetto organizzativo riferito alle funzioni da esercitare da parte della nuova Regione, dovrà tenersi conto delle realistiche necessità di personale da dedicare alle attività istituzionali, di amministrazione generale e dei servizi da assicurare ai cittadini ed alle imprese.

In considerazione di ciò, è stata formulata la seconda ipotesi di lavoro, per la quale sono stati assunti i risultati dell’elaborazione precedentemente effettuata, relativamente al numero delle altre unità di personale impiegate. Si è tenuto, quindi, conto anche delle unità previste nel conto economico revisionale della Regione Salento, riportato ad inizio di questo documento, allo scopo di determinare il numero complessivo delle unità da utilizzare che ,pertanto, risulta pari a 2.668 (1.260+140+1268) dipendenti diretti della nuova Regione. Va, però, detto che allo stato attuale le tre province sono dotate di un organico che svolge analoghe funzioni che, in sostanza, a fronte del nuovo organismo istituzionale che si intende realizzare, sono assolutamente ripetitive e sovrapponibili. Queste, in applicazione dei principi irrinunciabili dell’ efficacia/efficienza/economicità che devono caratterizzare l’operatività della nuova Regione, dovranno essere determinate nel modo ottimale individuando, quindi, il numero di unità lavorative adeguato allo svolgimento delle funzioni e dei compiti gran parte dei quali sono già svolti della Regioni e che, nel caso della Regione Salento, sono state già considerate nelle elaborazioni prima condotte.
Pertanto, così come già determinato circa il personale necessario per adempiere ad alcune delle attività svolte nell’ambito della funzione “amministrazione, gestione, controllo” presente in ciascuna provincia, si può ragionevolmente ritenere congruo un fabbisogno di personale operante in tutte le altre funzioni svolte dalle province in circa 400 unità contro quelle prima indicate in 1.268. Da ciò, risulta un organico complessivo pari a: 1.260+140+400 = 1.800 unità. Valorizzando il costo delle 400 unità necessarie con il parametro del costo medio pro-capite per dipendente ( E: 35.111), si ottiene un costo complessivo pari ad E. 14.044.400 che, rispetto a quello oggi sostenuto ( 1.268 x 35.111) pari ad E .44.520.748, fa emergere un ulteriore economia nei costi del personale per E.  (44.520.748 –14.044.400)= 30.476.348

Riprendendo ed integrando lo schema utilizzato in precedenza per quantificare i costi complessivi della nuova Regione Puglia e quelli della nuova Regione Salento, si ottiene il seguente risultato:

Costo complessivo della nuova Regione Puglia E 5.907.661.884
Costo complessivo della nuova Regione Salento 4.115.814.710
Costo complessivo delle spese correnti per funzioni provinciali trasferite alla Regione Salento al netto dell’economia ( 11.165.298) conseguibile da riduzioni  di organico per le funzioni differenti da quelle relative  a “ organi istituzionali; segreteria generale; servizi generali” 193.491.987
Totale costo previsto 10.216.968.581

Confrontando detto costo con quello complessivo attuale, si consegue il risultato che segue:
totale costo attuale. 11.109.847.000 meno totale costo previsto: 10.216.968.581=economie conseguibili e minore risorse pubbliche da impiegare 892.878.419

Dopo aver rammentato che le ipotesi di lavoro riferite alla situazione dei conti delle Province sono state sviluppate tenendo conto solo della parte delle spese correnti riferite alle spese del personale, trascurando, per il momento, di analizzare natura e composizione di tutte le altre voci di spesa corrente oltre che quelle riferite al conto capitale, e considerando i valori relativi ai trasferimenti effettuati dalla Regione Puglia alle Province, conclusivamente,si ritiene ampiamente dimostrato che la costituzione della nuova Regione non produrrà ulteriori fabbisogni di risorse pubbliche ma, al contrario, potrà assicurare evidenti economie di risorse pubbliche comprese fra un minimo di circa 650 ml/E, pari al 5.85% del costo totale attuale, nel caso che la costituzione della nuova Regione Salento avviene senza la soppressione delle tre province, ed un massimo di circa ml/E. 900, pari all’8.10% del costo totale attuale, nel caso si aggiunga a ciò la soppressione delle province.

Naturalmente, le elaborazioni effettuate non tengono conto delle nuove norme introdotte con il federalismo regionale e provinciale che inizieranno ad avere i loro primi effetti a partire dal 2013. Si ritiene, però, che queste potranno essere adottate agevolmente dalla nuova Regione che non ha un “passato contabile storico”che , invece, condizionerà le decisioni e le scelte delle attuali Regioni. La Regione Salento si troverà di fronte a parametri di costo dei servizi da assicurare che saranno determinati in base ai costi standard fissati con riferimento alle Regioni cosiddette “virtuose”: Queste, come già affermato, rappresentano per la Regione Salento il punto di riferimento cui si ispirerà per determinare ed adottare quei sistemi e quelle modalità operative che consentiranno di dare pratica attuazione ed il raggiungimento dei risultati così come oggi come definiti nelle ipotesi di lavoro contenute nel recente documento.

07/04/2011
di Umberto Fanuzzi
Cantiere Regione Salento

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