Il lungo periodo di lockdown, ha fatto apprezzare a tutti ancor di più, il piacere di fare una passeggiata all’aria aperta, di percorrere e vivere in tranquillità le nostre realtà cittadine.
Ma c’è purtroppo chi è costretto a vivere un lockdown continuo e forzato, ovvero i portatori di disabilità, in quanto in molti dei nostri comuni mancano ancora gli adeguamenti che favoriscano l’accessibilità e la fruibilità del paese.
L’associazione “Io mi Tutelo” odv , associazione in tutela dei diritti civili, ha ricevuto alcune segnalazioni volte a denunciare l’assenza di interventi e la mancanza di interesse a livello locale, nello specifico nel Comune di Carmiano verso queste problematiche.
L’avv. Laura Indennidate ha potuto così constatare , che nonostante la normativa specifica risalga al 1989 con la legge 13/89 che disciplina l’abbattimento delle barriere architettoniche e successiva legiferazione specifica come il D.P.R. n. 503/93 e legge 104/92, il paese di Carmiano non ha recepito le normative , se non in minima parte.
Difatti i marciapiedi non sono accessibili per chi abbia una limitata o impedita capacità motoria e sensoriale , essendo privi di scivoli , mancano gli attraversamenti con segnale acustico, adeguamenti fondamentali per permettere a tutti di beneficiare a pieno della libertà di movimento.
L’accessibilità del paese non risulta ancora raggiunta, negando la mobilità autonoma e in sicurezza a chi abbia qualche tipo di disabilità.
In parole semplici, fare una passeggiata sul marciapiede, in presenza di cittadini con una ridotta capacità motoria o sensoriale ,risulta un’impresa ardua e impossibile senza un accompagnatore.
Il tutto denota, nelle Amministrazioni che si sono avvicendate negli anni ,una mancanza di sensibilità verso le fasce più deboli, che andrebbero sostenute e agevolate.
Il disabile è titolare di inviolabili diritti soggettivi perfetti, perché costituzionalmente tutelati nella loro rilevanza, fra i quali fanno spicco quelli di uguaglianza e libertà , il cui godimento non è subordinabile in nessun caso a qualsivoglia motivo di natura tecnica, economica, patrimoniale, organizzativa .
Abbattere ogni tipo di barriera architettonica dovrebbe essere la normalità in un paese civile, e non un intervento straordinario, in quanto tutti, senza distinzione, abbiamo il diritto di fare una passeggiata in paese in piena libertà e autonomia.
Purtroppo poco è stato fatto per abbattere sia le barriere architettoniche, che le barriere mentali che ancora persistono nelle menti delle tante persone indifferenti ai problemi dei disabili.

Lecce, 9 giugno 2020

Avv. Laura Indennidate
Coordinatrice Cittadina Carmiano
Componente Dipartimento sociale

Movimento Regione Salento

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