Come ogni anno, Cuoreamico ha fatto il suo ” dovere” , donando delle automobili attrezzate per i bimbi sulla sedia a rotelle e contributi economici per viaggi e cure.

Nonostante sia ormai un rito che si ripete ciclicamente, è sempre un’esperienza straordinaria che ci insegna che l’amore può e deve fare di più.In un mondo di solitudine, di arrivismo, di indifferenza; realtà come Cuoreamico hanno sempre il sapore della speranza. Ci sono, però, osservazioni da fare. Se la solidarietà cammina sulle gambe dei privati o delle onlus che nascono per combattere le emarginazioni, le istituzioni sembrano anestetizzate.

C’è un governo nazionale che ha azzerato il fondo per le non autosufficienze e la Regione non si è mai dedicata in questi anni. Abbattimento delle barriere, sostegno alle famiglie… nulla e questo dovrebbe far vergognare un bel po’ di persone molto brave con le parole. Ma noi andiamo avanti, con il cuore e con un pizzico di egoismo: fare del bene è una carezza per l’anima e chi dà è il primo a trarne giovamento. Ringrazio tutti quelli che ci danno una mano per mantenere vivo un sogno.

Il cuore del Salento batte forte e per noi ogni volta è un grande traguardo di umanità. Assieme alla gioia per aver procurato dei sorrisi a chi ha qualche problema in più, non si può nascondere il rammarico per una certezza: l’amore per la vita e per il prossimo sono valori ignorati dalle istituzioni. Eppure, la politica dovrebbe avere proprio questa missione.

Lecce, 30 marzo 2015

di Paolo Pagliaro

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