Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente Mrs:
“I centri diurni per disabili della provincia di Lecce sono al collasso economico e gestionale. Ancora una volta siamo costretti a rilevare disparità di trattamento fra le diverse Asl e i diversi territori regionali. Disparità ancor più inaccettabili in questo caso, visto che a patirne le conseguenze sono i soggetti più fragili della nostra comunità.
L’ho evidenziato nel mio intervento in Commissione Sanità, che si è riunita oggi proprio per affrontare i problemi dei centri diurni socio educativi e riabilitativi del Salento. La confusione è stata creata dalla Regione, per la tagliola dei rinnovi trimestrali imposti solo alle Asl salentine. A mia precisa domanda, il capo dipartimento Promozione della Salute, Montanaro, non ha chiarito se alle Asl di Bari e Foggia siano state concesse contrattualizzazioni triennali, sostenendo che il termine del 31 marzo, per i rinnovi alle sole strutture del Salento, è stato fissato solo per quest’anno, nell’imminenza dei nuovi contratti. Su questo vigileremo, per impedire che i centri salentini siano penalizzati da decisioni non univoche. Ci preoccupano i tempi tecnici: se la Asl, avendo solo quindici giorni per l’istruttoria, non dovesse riuscire a verificare gli adeguamenti delle strutture ai requisiti strutturali minimi richiesti per personale e attrezzature, il rischio è che si proceda ad un nuovo affidamento trimestrale.
Una buona notizia l’abbiamo avuta dall’assessore alla Sanità Lopalco: quello che sollecitiamo da novembre scorso, e cioè garantire i vaccini in via prioritaria alle persone disabili e ai loro conviventi e caregiver, finalmente sarà fatto. Quest’atto di civiltà e umanità ha trovato accoglimento da parte del Governo e – ha dichiarato l’assessore, da noi incalzato sui tempi – si potranno cominciare a vaccinare gli ultra fragili da inizio aprile. È una notizia che ci riempie di gioia, e che siamo felici di poter comunicare alle tante famiglie che ci lamentano ogni giorno la fatica del loro compito di cura, reso ancor più difficile dalla pandemia.
Ma restano in piedi tanti punti interrogativi sulla gestione dei centri diurni per disabili, su cui ho chiesto chiarezza: i tempi di accreditamento e contrattualizzazione, i tempi di applicazione delle nuove tariffe, i rimborsi per il servizio di trasporto degli utenti. Ci risulta infatti che, solo nell’Asl Bari, le strutture possano fatturare distintamente la quota per il trasporto. E questo non è tollerabile. Su quest’ultimo punto, il direttore Montanaro ci ha dato ragione, convergendo sulla necessità di creare un gruppo di lavoro specifico per stabilire le quote di compartecipazione sanitarie e sociali da destinare al traporto dei disabili nei centri diurni, omogenee su tutto il territorio regionale.
Aspettiamo che alle parole seguano i fatti, e non ci stancheremo di combattere le disuguaglianze. Basta con diritti e servizi a due velocità”.