Lo stupro continua. Imperturbabile. E’ notizia di questi giorni la decisione della compagnia internazionale Shell di voler procedere al perforamento del Mar Jonio alla ricerca di idrocarburi e petrolio. La zona scelta, guarda un po’, è stata individuata nel Salento, esattamente nelle acque di Porto Cesareo. La multinazionale ha infatti trovato qui il loro nuovo Paese dei Balocchi, presentando una nuova istanza per l’avvio di due procedure per l’impatto ambientale che consentiranno, poi, il permesso a trivellare nel nostro mare.

Ora basta. Non ne possiamo più.
Il Movimento Giovanile Regione Salento resta, ancora una volta, indignato e sbalordito circa questa nuova tremenda notizia.
Il il mare del Salento non si tocca! La nostra più grande ricchezza, il turismo, non può essere mortificato davanti all’odore di sporchi quattrini. Quattrini che poi andranno a rimpinguare le casse delle multinazionali che qui producono reddito, ma che nel nostro territorio non pagano tasse a causa di una SHELLerata normativa tributaria che riguarda le industrie.

Il nostro mare di Porto Cesareo, fiore all’occhiello del turismo salentino, non può e non deve essere deturpato.
Chiediamo, dunque, a questa Regione Puglia uno sguardo attento e lungimirante, specie quando si parla di investimenti ambientali.
Noi del MRS, certamente, manterremo sempre alta l’attenzione su queste tematiche, vigilando sempre nel solo interesse del Salento e dei salentini.

16/12/2012
di Giulio Serafino
Coordinatore Giovanile
Movimento Regione Salento

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