La situazione sanitaria e quella economica non è delle migliori, quindi comprendo che l’ottimismo stenti ad emergere in questi giorni, anche complice un apparato governativo immobile ed oggettivamente inadeguato.
Tuttavia, la quarantena ha fatto tanto riflettere tutti noi ed io dico che non tutto è perduto e che dobbiamo cogliere le opportunità.
Si presenta davanti a noi, all’Italia, al Meridione e al nostro Salento, una situazione drammatica, nuova. Incerta vero, ma frizzante, che pullula di prospettive di cambiamento. Una situazione che ci richiede una RICOSTRUZIONE, un RIPENSAMENTO delle strutture sociali, dei modelli di gestione amministrativa e del modo di pensare. Già prima che questo virus diventasse una pandemia ho sempre pensato che non tutto il male viene per nuocere e che probabilmente la conseguenza immediata e diretta sarebbe stata l’esplosione del Made in Italy. Dunque, quale migliore occasione per riportare la produzione in Italia e per rafforzare l’economia reale che rende forte un Paese?
Il tessuto produttivo italiano è formato da piccole e medie imprese e da artigiani (in questi anni vessati da politiche tossiche) ma che potrebbero ritornare a vivere e prosperare anche grazie alla domanda interna. Grazie ad una nuova consapevolezza degli italiani, che mai come oggi hanno capito quanto sia importante acquistare prodotti italiani. Il globalismo è in crisi, approfittiamone!
Questa è una grande opportunità anche per il Meridione. Non c’è Nord e Sud, siamo tutti sulla stessa barca, dunque il Meridione potrebbe riscattarsi e rinascere per poter essere un interlocutore degno di essere chiamato tale. Un riscatto che servirà a chiudere il processo di unificazione nazionale. Dunque, qual è il grimaldello? L’incentivazione del turismo e delle nostre attività commerciali e, soprattutto, agricole nonché la riduzione dell’importazione di beni agricoli dall’estero, che peraltro sono di qualità inferiore rispetto ai nostri prodotti.
Meravigliosa opportunità anche per il nostro Salento, il Movimento Regione Salento potrebbe essere la chiave di volta, con l’aiuto del nostro instancabile Paolo e di tutti i componenti che ne fanno parte, potrebbe essere il riferimento politico per ridare a questa terra l’importanza che merita, riscattandola dal baricentrismo e facendole acquistare l’agognata indipendenza.
Infine, è OBBLIGATORIO un cambio radicale della mentalità di noi meridionali.
Noi che troppo spesso cediamo a quelle che sono provocazioni (forse fatte per spronarci e non per offenderci), noi che ci indispettiamo ma non facciamo autocritica. Da tempo ci siamo arresi al Dio Assistenzialismo e al Dio Immobilismo dimenticando la magnificenza della nostra Terra e delle popolazioni meridionali, l’eleganza e la cultura che ci contraddistinguevano nei secoli fasti. Dunque, tiriamo fuori il meglio di noi: gli adulti aiutino i giovani e diano loro delle opportunità lavorative concrete, mettendo da parte l’egoismo, affinché i giovani, che oggi sono ritornati, vi restino! Dal canto nostro, noi giovani dobbiamo smetterla di arrenderci alla rassegnazione. UN GIOVANE CHE CEDE ALLA RASSEGNAZIONE E’ GIA’ VECCHIO!
L’Italia ha la bellezza, la cultura e un grande popolo per risollevarsi da sola e splendere più di prima, ne sono sicura!
Forza Italia e forza Salento! Cogliamo questa opportunità unica!

Lecce, 23 aprile 2020

Mirella Amato
Coordinatrice cittadina MRS Scorrano

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