Nota di Giancarlo Capoccia, Coordinatore Cittadino di Lecce del Movimento Regione Salento
Il degrado divora Lecce. L’ultima segnalazione rilevata dal coordinamento cittadino del Movimento Regione Salento Lecce arriva dai cittadini leccesi stanchi di vivere in una città nella quale, i pochissimi bagni pubblici, sono in uno stato di degrado degno delle migliori “favela”.
La situazione di abbandono in cui versano i bagni pubblici in via G. Marconi, in pieno centro, a pochi metri dalla centralissima Piazza Sant’Oronzo, vicinissimi alle civili abitazioni e alle attività commerciali con somministrazione alimenti, è indescrivibile.
Tralasciando lo stato dell’immobile e dell’insegna ossidata dalla ruggine poco visibile appare evidente la presenza di rifiuti abbandonati da settimane (se non da mesi) con pezzi di intonaco caduti e piastrelle divelte e lasciate per terra, e inoltre bottiglie, fazzoletti e sporcizia varia. Ed ancora più grave la presenza di bisogni corporali stagnanti su di un lavabo peraltro sdraicato destinato ai disabili. Il bagno delle donne è senza porta. Lo scheletro di ciò che dovrebbe essere un asciugamani elettrico fa bella mostra all’ingresso del bagno per Uomini. Senza coperchio di protezione, non funzionante e con i fili della 220V (non sappiamo se alimentati) esposti pericolosamente ai fruitori. Di questo è stato prontamente informato a mezzo telefono il Comando di Polizia Locale. Bagni pubblici abbandonati al proprio destino in assenza di controlli e dei necessari interventi di manutenzione.
Fantasia e realtà sono in eterno conflitto tra loro: la prima costruisce castelli incantati, la seconda puntualmente li distrugge.