“La misura è colma; siamo di fronte ad una realtà che mai avremmo immaginato di dover subire. Brindisi e il Salento trattati come piccoli borghi di periferia. Il perché è presto detto: dal 14 luglio la stazione ferroviaria di Brindisi subirà uno sfregio assurdo, sarà disabilitata e cioè non sarà più presenziata ma sarà telecomandata da Bari. È una scelta che Rete Ferroviaria Italiana fa sullo strascico di una presunta innovazione tecnologica. Così non va, non possiamo tacere e subire. Già concettualmente non possiamo accettarlo perché è una mancanza di rispetto inaudita ma entrando nello specifico non possiamo permettere che dieci persone perdano il posto di lavoro, così come è incredibile che invece di migliorarlo il servizio, si peggiori, e si allunghino anche i tempi di movimentazione delle merci, mettendo in seria difficoltà la competitività dello scalo merci brindisino. Siamo di fronte ad una scelta dissennata che non può passare in secondo piano, a tal proposito invitiamo tutte le autorità locali, tutti i politici salentini, ad attivarsi immediatamente per evitare l’ennesimo scempio ai danni di Brindisi e del Salento. Il 14 luglio è alle porte”. Lo scrive in una nota Giuseppe Attanasi Coordinatore Cittadino del Movimento Regione Salento in merito alla decisione di RFI di disabilitare la stazione di Brindisi.
Brindisi, 9 luglio 2019