Alcuni dipendenti assenteisti non rappresentano l’intera categoria di impiegati. Lo ribadiamo a chiare lettere perchè è nostra ferma intenzione alzare il velo contro gli sprechi della Regione Puglia e denunciare al tempo stesso la cattiva gestione della cosa pubblica che produce spreco di soldi pubblici.

Il Movimento Regione Salento domenica scorsa, ha manifestato davanti ai cancelli della sede della Regione Puglia a Lecce, finita al centro delle cronache per i casi di assenteismo immortalati dalle telecamere di Striscia la Notizia negli ultimi giorni ma ancor prima pizzicata con lo stesso vizietto da Telerama.

Il MRS ribadisce chiaramente di non voler criminalizzare tutti i dipendenti, d’altronde non è colpa loro se la Regione sprecona, ha sedi distaccate come quella di Lecce senza funzioni e con il personale abbandonato a se stesso. La pubblica amministrazione è formata da dirigenti e impiegati che lavorano con costanza e impegno ma questi rischiano di essere messi in cattiva luce dai “furbetti di turno”.

Non fare di tutta l’erba un fascio in sostanza, bisogna tutelare chi lavora in maniera onesta, ma non si può nascondere all’evidenza un problema che da anni denunciamo senza che nessuno sia mai intervenuto. Ma chi avrebbe dovuto farlo? L’assessore Dentamaro che oggi propone di arginare il fenomeno addirittura con l’installazione di tornelli, oppure l’assenteista per eccellenza Nichi Vendola.

La classe dirigente regionale è troppo distratta per vedere malcostume, sprechi e soprusi che avvengono in casa propria. Il Movimento Regione Salento invece è sempre più sentinella del territorio nel segnalare esplicite e intollerabili mancanze dell’amministrazione regionale sempre più fornace di sprechi della spesa pubblica, come appunto la sede della Regione Puglia di Lecce in cui disservizi e malcostume hanno ragione di esistere per come è gestita oggi la sede di Via Aldo Moro, realtà troppo isolata e senza funzioni da quella “accentra-tutto barese”.

Le telecamere andrebbero puntate su chi in realtà dovrebbe controllare.

Alla Luce dell’ennesima brutta figura collezionata dalla Regione Puglia, sosteniamo ancora una volta la necessità di una revisione complessiva della Regione, rivedere la sua organizzazione e pensare ad un nuovo regionalismo. Per questo bisogna tagliare, ridurre ed eliminare la pachidermica struttura regionale, ma soprattutto tornare all’idea di fondo di una regione più vicina ai cittadini, più piccola e virtuosa, la Regione Salento.

Non ci sarebbero lavoratori perdigiorno all’insaputa dei dirigenti e non verrebbe criminalizzata un’intera categoria per colpa di qualcuno.

07/03/2013
di Ufficio Stampa
Movimento Regione Salento

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