Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS:
“Oggi in consiglio regionale sono venute finalmente al pettine alcune questioni ambientali che avevo posto in altrettante interrogazioni all’assessora Maraschio.
Sul dragaggio della darsena di San Cataldo a Lecce, e sullo smaltimento della posidonia accumulata, l’assessora ha ribadito attenzione al problema e tempestività nelle autorizzazioni che hanno sbloccato i lavori, ma ha precisato che la Regione non ha fondi né competenza sull’opera, il cui progetto è in capo ad Arpa e Comune di Lecce. Alla mia sollecitazione ad autorizzare lo smaltimento della posidonia come compost e non come rifiuto, per evitare un aggravio di costi a carico del Comune, Maraschio ha risposto che è difficile pensare a questo utilizzo, trattandosi di posidonia depositata da lungo tempo assimilabile dunque a rifiuto. Ma i diversi esami eseguiti nel tempo hanno dato esiti contrastanti, ed è necessaria una parola definitiva. Pur nei limiti delle rispettive competenze, ribadisco che la Regione deve esercitare il suo potere di indirizzo sulle agenzie regionali come Arpa.
E questo vale anche per un’altra interrogazione affrontata oggi in consiglio, relativa al paventato accorpamento del laboratorio di analisi Arpa di Lecce a quello di Brindisi, con soppressione di un presidio fondamentale per le analisi delle acque della provincia di Lecce, tanto esposte al rischio di contaminazione. Ho chiesto garanzie che questo accorpamento verrà scongiurato, e l’assessora ha dichiarato di aver chiesto ad Arpa di conservare la operatività del laboratorio di Lecce, affinché la razionalizzazione dei costi non finisca per causare un disservizio che si ripercuoterebbe su una larga porzione di territorio salentino che arriva fino a Leuca. Ho sollecitato rassicurazioni per i cittadini che temono la soppressione del laboratorio analisi di Lecce, e le parole dell’assessora vanno in questa direzione.
Abbiamo anche affrontato la questione localizzazione di due impianti fortemente impattanti per il territorio: un parco agrivolatico in zona Arneo e l’impianto di compostaggio a Masseria Ghetta. Due siti assolutamente inappropriati, contro cui si sono levati giustamente gli scudi del territorio. Ho ribadito le ragioni della mia contrarietà a queste due localizzazioni, e chiesto una presa di posizione netta della Regione per il no. L’assessora Maraschio ha precisato che la normativa nazionale su questi temi lascia poco margine di intervento agli enti locali, ma ha anche chiarito che gli uffici dell’assessorato regionale, per quanto di loro competenza, hanno evidenziato criticità sui due progetti. Ho ribadito la necessità di considerare siti alternativi a Masseria Ghetta, proposti dai Comuni interessati ma scartati in maniera superficiale dall’Ager, l’agenzia regionale per la gestione dei rifiuti. Sono convinto che la politica debba far valere con più forza il proprio peso d’indirizzo sulle scelte delle agenzie regionali, anteponendo la tutela del territorio e del paesaggio e la salute dei cittadini ad ogni altro interesse”