Ritengo pienamente condivisibile quanto da te illustrato nel servizio che la emittente televisiva Telerama ha trasmesso nella giornata di ieri relativamente alla abolizione delle province.
Il disequilibrio che si verrebbe a creare non consentirebbe uno sviluppo omogeneo rispetto all’area baricentristica-regionale che un territorio come il nostro merita.
Un territorio con forti e indiscusse potenzialità come il Salento non può camminare con il freno a mano tirato. Ritengo giusto quanto detto dai rappresentanti del MRS che il Salento senza Provincia, in una Puglia con capoluogo Bari e Bari città metropolitana, va esattamente nella direzione opposta.
La proposta di riassetto territoriale che il Movimento Regione Salento – ma non solo – porta all’attenzione del Governo come concetto primario di valori/diritti del territorio e del cittadino così disciplinata:
-Abolizione delle Province;
-Creazione di un nuovo sistema regionale (Progetto della Società Geografica Italiana);
-Trasferimento dei poteri alle nuove Regioni.
Assume in tal modo una valenza giuridica di tale “essenzialità”, da poter affermare che la stessa riorganizzazione territoriale sia prevalentemente funzionale al loro svolgimento ed alla loro attuazione.
L’abolizione delle Province doveva essere una tappa intermedia necessaria al riassetto istituzionale di cui tanto si discute, ma che ancora non ha trovato l’adeguata adesione da parte di tutte le forze politiche.
Invece, siamo molto vicini al passo. Le ragioni per essere certi che si provvederà all’automutilazione dell’organizzazione territoriale e giungere ad un salto nel vuoto devastante, sono tante e militano tutte perché si giunga davvero al risultato.
Non perché l’abolizione delle province sia un male in sé, ma per il modo col quale la si sta perseguendo.

Nardò, li 31 ottobre 2013

Il Presidente
la Commissione Sviluppo e Pianificazione del Territorio – Ambiente del Comune di Nardò
Cons. Salvatore Antonazzo

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