Gent.le Direttore,

Ho molto apprezzato la Sua ricostruzione storico – costituzionale sulla rinnovata attenzione alla istituzione della Regione Salento, così come ho apprezzato l’ultima parte del Suo editoriale dove evidenzia i possibili rischi insiti in tale prospettiva.

Ho accettato di far parte del Comitato promotore del referendum locale per l’istituzione della Regione Salento istituito dal Movimento “Regione Salento” per una serie di ragioni, tra le quali spicca una delle preoccupazioni da Lei evidenziate: la crisi della politica che, come giustamente sottolineato, potrebbe contagiare sin dalla nascita anche la nuova Regione.

Se si riflette sul significato in sé dell’istituzione di un Comitato promotore per il referendum tra le popolazioni interessate, magari osservando la Costituzione vigente, si può notare come si sia preferito non by passare la Carta costituzionale come accaduto in passato in altre simili iniziative (vedi proposta Regione Romagna o istituzione Regione Molise), allargando, quindi, e non restringendo il dibattito sulla proposta.

Si é pertanto evitato di chiedere ai deputati o senatori amici di presentare immediatamente un progetto di legge costituzionale così derogando alla procedura prevista dall’art.132, mentre sarebbe stato facile per il Presidente del Movimento, dott. Paolo Pagliaro chiedere la presentazione del ddl ad uno (se non a tutti!) i parlamentari eletti nel Salento, con l’effetto di ottenere il plauso immediato dell’opinione pubblica, ma con la consapevolezza di aver relegato la relativa proposta nel dimenticatoio degli archivi parlamentari.

Al contrario, il Movimento Regione Salento ha ritenuto di istituire il Comitato referendario proprio con lo scopo di accompagnare l’iter costituzionale, e, quindi, di muovere dalla richiesta di tanti Consigli comunali che rappresentano almeno un terzo delle popolazioni interessate e di chiedere successivamente alla Corte di Cassazione di indire un referendum, con l’auspicio, se vi sarà l’approvazione della maggioranza delle popolazioni stesse, di chiedere la presentazione di un progetto di legge costituzionale. A tal fine, posso anticiparLe sin da ora che riuscire ad ottenere il referendum sarà un compito tutt’altro che privo di ostacoli. Ciò posto, le Sue osservazioni sembrano mirare allo stesso obiettivo: arricchire di contenuti il dibattito in vista del referendum sulla proposta.
Vorrei aggiungere che il Comitato promotore si compone – fra l’altro – di tecnici che hanno studiato, valutato e ponderato (e, ovviamente continueranno a farlo) gli innumerevoli argomenti a favore e quelli contro la nuova proposta e posso anticiparLe sin da ora che gran parte delle Sue, serie, valide ed opportune osservazioni non appaiono costituire ostacoli insormontabili o comunque prevalenti rispetto ai fattori favorevoli alla proposta.
Va da sé che i risultati dei nostri studi saranno messi a disposizione di tutti attraverso appositi incontri con l’auspicio – se ci sarà concesso – di alimentare il confronto su questioni di contenuto, serie e finalmente vicine ai cittadini.

Luigi Melica, Ordinario di diritto costituzionale Università del Salento
Comitato promotore del referendum locale per l’istituzione della Regione Salento istituito dal Movimento “Regione Salento” .

16/08/2010
di Luigi Melica

Leave a comment