Nota del Responsabile del Dipartimento Provinciale Cultura Identità del Movimento Regione Salento, Donato Fanciullo:

“Radici e ali, passato e futuro, entrambi dimenticati dalle Ferrovie del Sud Est. Da una parte si tradisce la storia, decidendo di ignorare l’imminente anniversario della tratta Maglie-Otranto che compirà 150 anni il prossimo 22 settembre; dall’altra si continua ad offrire agli utenti un servizio lento e antiquato, su treni ancora alimentati a gasolio che viaggiano a meno di 50 chilometri all’ora perché la linea non ancora elettrificata non può essere adeguata agli attuali standard di sicurezza.
Questa è la contraddizione delle FSE, che hanno ereditato l’esercizio di una delle prime e più importanti infrastrutture realizzate dopo la costituzione del Regno d’Italia, quando la linea adriatica che partiva da Bologna fu portata fino ad Otranto, la stazione di testa più a oriente d’Italia. Storia gloriosa, ma negli ultimi cinquant’anni poco o nulla è stato fatto per realizzare quella modernizzazione del trasporto ferroviario necessaria per far decollare il nostro Salento, condannato a lentezza ed emarginazione per le scelte politiche strabiche regionali e nazionali, tutte focalizzate su Bari.
E allora, l’occasione perduta di ricordare e celebrare i 150 anni della linea Maglie-Otranto non è una semplice dimenticanza ma un segno di disattenzione al bisogno di mobilità veloce ed efficiente che la nostra terra rivendica. Un bisogno a cui il Movimento Regione Salento ha dato voce in vent’anni di battaglie, portate anche in Consiglio regionale dal presidente Paolo Pagliaro, che ad aprile 2021è riuscito ad ottenere lo stanziamento dei 50 milioni di euro necessari per l’elettrificazione della linea salentina delle FSE fino a Gagliano del Capo. Purtroppo, coi tempi lumaca dei cantieri, ci vorranno ancora anni per passare finalmente ai treni elettrici. Ma noi continueremo a vigilare sull’effettivo avanzamento dei lavori, finché non sarà archiviata la vergogna dei treni del Far West”.

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