Lo scrissi nei giorni della riapertura dell’Apollo quando non solo a Telerama ma a tutti i salentini fu negato un diritto: il primo problema del Salento sono quei politici Leccesi e Salentini che non amano la propria terra. Leggendo il post di Tito Schipa jr. non posso che confermare un concetto che fa male ma è reale: la nostra terra è ingrata verso le sue eccellenze, è superficiale nei comportamenti ed è attenta soltanto ad apparire.
La Cultura è ben altra cosa e fino a quando non saremo in grado di riconoscere le nostre risorse e non sapremo valorizzarle rimarremo piccoli piccoli. Mi auguro con tutto il cuore che le cose possano cambiare.
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Lecce, 18 febbraio 2017
di Paolo Pagliaro
Presidente MRS
1 Comment
by Galateo 43
Schipa junior ha ragione. Anch’io ho notato spesse volte come a Lecce e nel Salento i gloriosi figli della nostra terra siano stati vergognosamente dimenticati. Oltre al grande Tito (una tomba abbandonata nel cimitero monumentale) abbiamo avuto G.C. Vanini, Scipione Ammirato, Antonio De Ferrariis (raffigurati in insignificanti mezzi busti sparsi di quà di là), Carmelo Bene, Quinto Ennio (squallida quella colonna tozza che lo ricorda in una aiuola spelacchiata e piena di rifiuti di lato a Porta Rudiae) e tanti altri che in questo momento mi sfuggono. Colpa delle istituzioni locali, inpegnate, come al solito, nelle porcherie della politica per cui non vedremo mai un monumento (degno di questo nome) innalzarsi in una grande piazza (per la verità di grandi non ne vedo nemmeno in piano regolatore) a memoria e onore dei nostri gloriosi conterranei.